LA SCULTURA DI GIOVANNI SOLCI: DALLA MATERIA ALLA BELLEZZA

L’artista Giovanni Solci (courtesy of eredi Solci)

CREMONA. Giovanni Solci è stato uno dei maggiori scultori cremonesi, noto per la sua abilità di trasmutare la materia grezza in opere d’arte straordinariamente poetiche. Con la sua maestria nell’uso dei materiali più diverse la sua infinita creatività, Solci ha eseguito opere uniche e preziose.

Nato nella città del Torrazzo l’8 novembre 1931, ha seguito le lezioni dello scultore Adamo Anselmi. Durante gli anni di formazione ha sviluppato un approccio distintivo che lo ha reso immediatamente riconoscibile tra i suoi contemporanei.

E’ scomparso il 6 settembre 2020. L’Associazione Artisti Cremonesi e l’Associazione CrArT – Cremona Arte e Turismo lo hanno ricordato con un’ampia antologica che ne ha evidenziato l’infinita creatività iniziata, peraltro, dopo un fortunato esordio professionale come fotografo.

“La mostra ha permesso di scoprire – come si legge nelle note di presentazione – i differenti linguaggi artistici attraverso una selezione delle sue opere e racconta la carriera e l’evoluzione dell’artista: forme espressive differenti che Solci ha utilizzato per dialogare con il pubblico durante la sua vita. Saranno presenti, in formato multimediale, anche una serie di opere commemorative realizzate dallo scultore per il Cimitero Monumentale di Cremona.

Una parte del percorso è invece dedicato all’esposizione delle opere degli Artisti Cremonesi che esprimono il loro personale omaggio allo scultore e testimoniano la continua volontà a far vivere e crescere l’Associazione a cui Giovanni Solci era molto legato” (Fonte: clicca qui).

 L’artista è noto per la sua padronanza di una vasta gamma di materiali, tra cui marmo, bronzo e legno, che utilizza per creare sculture di diverse dimensioni e forme. La sua attenzione ai dettagli e la sua precisione tecnica conferiscono alle sue opere una sensazione di grande realismo, quasi come se fossero vive, animate.

Tuttavia, ciò che rende le sculture di Solci veramente uniche è la capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso le forme e le linee scolpite. Le sue opere sono spesso caratterizzate da una combinazione di forza e delicatezza, cogliendo l’essenza dell’umano in modo sorprendente.

Nel testo di Elda Fezzi, riportato nella brochure di presentazione della personale alla Galleria Civica di Soresina, allestita nel lontano 1971, si sostiene, a ragione, che “Solci, con una irruenza e insieme con capacità di controllo, giunge ad una vivacità totemica”, la stessa che si ritrova, a varie altezze cronologiche, nella sua produzione.

Le opere di Giovanni Solci sono presenti in importanti collezioni. Tra le sue opere più celebri vi è “L’Anima Sospesa”, una scultura in bronzo che rappresenta la dualità dell’esistenza umana.

Con un equilibrio tra la figura umana e una serie di elementi astratti, Solci esplora i conflitti interiori e le emozioni profonde che affliggono l’essere umano.

Fra le sue opere più note si rammemora un’aquila in bronzo per il governo libico di notevoli dimensioni, collocata davanti alla residenza di Gheddafi sino al colpo di Stato del 2011 che lo ha deposto.

L’anima sospesa di Giovanni Solci (courtesy of eredi Solci)

Solci è anche noto per la sua capacità di lavorare con una vasta gamma di materiali, tra cui il marmo, il bronzo, il legno e l’acciaio. La sua scelta del materiale è guidata dalla sua visione artistica e dal desiderio di comunicare un concetto specifico attraverso la sua opera.

Le sue sculture spaziano dall’astratto al figurativo, catturando l’essenza dell’oggetto o del soggetto raffigurato in forme fluide e armoniose.

Le opere di Giovanni sono caratterizzate da una combinazione di forza ed eleganza. Ogni scultura rappresenta una fusione di forme organiche e linee dinamiche, che catturano l’attenzione dello spettatore e lo invitano a esplorare le molteplici sfaccettature dell’opera stessa.

Solci crea una tensione visiva tra la solidità del materiale e la sensazione di movimento, creando una sorta di dialogo tra la materia e lo spettatore.

Un’opera di Giovanni Solci (courtesy of eredi Solci)

Le tematiche ricorrenti nelle opere di Solci includono l’esplorazione dell’essere umano, la natura e l’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente circostante.

Attraverso le sue sculture, l’artista cerca di comunicare un senso di bellezza universale e di connessione con il mondo che ci circonda. Ogni opera di Solci racconta una storia, evocando emozioni e stimolando la riflessione sulle complessità della vita e della condizione umana.

Il volume “Giovanni Solci. Una vita per l’arte”, dal quale sono tratte le immagini che accompagnano questo articolo grazie alla generosa disponibilità della moglie, ripercorre efficacemente le tappe della sua brillante carriera.

SIMONE FAPPANNI