LA STORIA DELL’ARTE RACCONTATA DALLA CORNICE… DI UNA FINESTRA

Pulvirenti col suo libro

MILANO. “Il mondo alla finestra. La storia dell’arte raccontata dalla cornice di una finestra” (304 pp., Rizzoli, disponibile cliccando qui) è l’intrigante libro di Emanuela Pulvirenti che ci porta alla scoperta di questo particolare angolo da cui osservare il mondo attraverso opere di maestri del calibro di  Leonardo, Tiziano, Vermeer, Friedrich, Monet, Magritte, Hopper, Van Gogh, Chagall e molti altri, svelandoci dettagli, retroscena, tecniche, curiosità, storie e aneddoti nascosti dietro i dipinti. L’autrice – che ringraziamo – ha rispondo alle nostre domande sul volume.

– Da dove nasce l’idea di questo libro?

Quando mi hanno contattata da Rizzoli per realizzare un libro sull’arte di taglio divulgativo non avevo idea che avrei ripreso le mie “vecchie” finestre. Poi, discutendo su possibili argomenti, è uscita la mia collezione di immagini di finestre nei dipinti, che non avevo mai avuto il coraggio di raccontare sul blog Didatticarte, vista la vastità del tema (ho raccolto oltre 2800 immagini). E così abbiamo deciso di provare: era un filone che non era stato ancora trattato se non in testi stranieri o in cataloghi di mostre, ma soprattutto era un tema che sapevo essere stato molto apprezzato quando, per anni e anni, ho pubblicato ogni mattina una finestra sulla pagina Facebook del mio blog. Mi piaceva l’idea di avere finalmente la possibilità di raccontare cosa c’è dietro ognuno di quei dipinti, al di là della prima impressione che se ne può avere con uno sguardo veloce.

– Su quali artisti si è maggiormente soffermata?

Il libro contiene 170 opere ma alcuni artisti sono presenti con più di un dipinto per via del loro speciale interesse per il tema della finestra. Tra questi, per esempio, Jan Vermeer, autore che, sebbene metta sempre la finestra in posizione laterale sul bordo sinistro del quadro – quindi non ci consente di vedere ciò che sta fuori – riesce a dare una qualità quasi palpabile alla luce che entra da quell’apertura. È più volte presente anche Friedrich, per il significato simbolico che dà alla finestra, come luogo del desiderio di libertà. Per motivi molto diversi sono presenti più opere di Dürer, artista che ha inserito la finestra persino come riflesso sull’occhio dei soggetti ritratti. Non mancano artisti più recenti come Matisse e Delaunay, che hanno trattato la finestra in decine di opere, come confine che crea un dialogo tra interno ed esterno.

– Quali sono le opere più significative che le hanno permesso di sviluppare il tema del libro?

Il libro è in realtà una raccolta di 34 ‘racconti’, percorsi che, partendo da una particolare finestra, ne indagano un particolare aspetto. Ci sono quindi 34 dipinti particolarmente significativi che avviano ciascun capitolo. Naturalmente alcuni temi sono assolutamente fondamentali quando si parla di finestra nell’arte, per esempio il concetto espresso da Leon Battista Alberti del quadro come finestra, idea che trovo splendidamente esemplificata dal San Girolamo nello studio di Antonello da Messina. Un altro caposaldo è, a mio parere, le Donne alla finestra di Bartolomé Esteban Murillo, per la scelta di guardare la finestra dall’esterno entrando in relazione con le due donne affacciate. Allo stesso modo è molto rilevante il panorama di Roma visto da una finestra di Karl Friedrich Schinkel, forse la prima veduta alla finestra di un luogo ritratto fedelmente.

– Ha trovato difficoltà durante la ricerca delle fonti iconografiche?

La difficoltà maggiore non è stata cercare le opere adatte ma doverne scartare tantissime per ovvi motivi di spazio. In molti casi ho sacrificato artisti molto noti a favore di altri meno conosciuti che però avevano dipinto opere che mi sembravano più adatte ad analizzare una particolare qualità delle finestre. Naturalmente questo approccio ha creato successivamente delle difficoltà di tipo tecnico: mentre le opere dei grandi autori si trovano facilmente anche in alta risoluzione, quelle di autori minori sono a volte di difficile reperimento. In alcuni casi, pochi per fortuna, la redazione mi ha chiesto di sostituire un’opera perché quella che avevo scelto non si riusciva ad ottenere con una qualità adatta alla stampa tipografica né dalle agenzie di immagini né dal museo in cui l’opera è conservata.

– Perchè si dovrebbe leggere il suo libro?

Perché è un libro che si può anche non leggere… i dipinti delle finestre sono talmente suggestivi ed eloquenti che per riconciliarsi col mondo basta anche guardare solo le figure!

L’AUTRICE

Emanuela Pulvirenti è architetto e dottore di ricerca in Fisica Tecnica Ambientale con specializzazione in illuminotecnica per i beni culturali.

Ha curato l’illuminazione di musei, chiese, aree archeologiche ed esterni urbani monumentali (tra questi l’interno del Duomo di Monreale e la villa romana del Casale a Piazza Armerina). Ho scritto numerose pubblicazioni di illuminotecnica e insegnato light design in varie istituzioni universitarie.

Dal 2006 al 2023 è stata insegnante di Arte e Immagine nelle scuole secondarie di primo grado e Disegno e Storia dell’arte presso le scuole secondarie di secondo grado. Nel 2011 ha aperto il blog Didatticarte.

Dal 2014 collabora con la casa editrice Zanichelli con la quale ha pubblicato nel 2018 il libro di arte e immagine per la scuola media “Artemondo” e nel 2021 il libro di storia dell’arte per i licei “Artelogia”.

Dal 2015 tiene incontri e laboratori sulla didattica dell’arte e nel 2016 ha vinto il premio “Silvia Dell’Orso” per la divulgazione online dei beni culturali.

È stata ospite di diverse trasmissioni televisive e nel 2022.