I COLORI DELLA LESSINIA: MARIA GRAZIA BONOMI ESPONE ALLA GALLERIA CANTADRE

Un’opera di M. G. Bonomi

BOSCO CHIESANUOVA (VR). Dal 20 al 26 luglio la Galleria Cantandre, in Piazza della Chiesa 29, ospita la mostra “Lessinia: i colori della natura” della pittrice Maria Grazia Bonomi.

La rassegna vanta il patrocinio dell’Accademia d’Arte e Artigianato Artistico Aps di Verona e Aiapi.it.

Nata a Roverè Veronese, dove vive e lavora,  si dimostra sensibile all’arte sin da piccola ed è proprio la Lessinia, sua terra di origine, il fulcro delle sue opere.

Ama dipingere en plein air scenari che le sono particolarmente cari, il grande amore per le sue origini è il filo conduttore di molte delle sue opere e la pittrice le propone in visioni vive e personali, seguendo una precisa vocazione impressionista, secondo la quale è importante cogliere l’emozione dettata da un particolare momento.

Le contrade della sua terra, una primavera in Valpolicella o uno sguardo sulla rigogliosa collina veronese ci riportano a sentimenti dimenticati, al dolce ricordo di una vita più semplice e serena.

“Maria Grazia Bonomi, scrive Simone Fappanni, è la poetessa dei colori della Lessinia. La sua amatissima terra viene tradotta con tinte che denotano un profondo legame con panorami mozzafiato in cui perdersi all’infinto.

Orari di vista: 10-12,30, 15-18,30.

Una prossimità che diventa ancora più evidente già a una prima osservazione quando l’attenzione si sposta sui fiori, in mazzo, in vaso, in cesti o in altri insoliti contenitori, che l’artista dipinge con altrettanta passione e sincero trasporto.

Una pittrice della natura, dunque, che guarda con piacere all’esperienza espressionista come punto di partenza per una ricerca nei gangli più risposti nell’essere dell’essere di ciò che il creato appare ai suoi occhi e che si ritrova appieno nei suoi quadri.

Della grande tradizione francese, rivista e rivisitata con sincera innovazione, Bonomi ama anche quel dipingere en plein air che le consente una vicinanza “intima” col paesaggio alla scoperta di angoli noti e nascosti che compongono la sua vivace impaginazione prospettica.

Non mancano, infine, le opere d’occasione, come quelle che s’intersecano con la sua vita in seno a diverse associazioni e sodalizi. Nascono così pezzi a tema sacro o altri dedicati a temi specifici, come quello della Shoah o del vino.

Un’esperienza, dunque, che si carica di significati e significanti profondi che si svolge agilmente fra segno e colore».