L’ARTE DI FORCELLA AD AVAMPOSTO

Un’opera di Forcello, courtesy of Avamposto

RICCIONE. “Avamposto”, ovvero “luogo che custodisce testimonianze anticipatrici”, è il nome del nuovo spazio artistico nato da un’idea dell’artista e gallerista Angela Filippini per i 100 anni di Riccione, sito nel cuore cittadino, tra piazzetta del Faro e viale Ceccarini, nell’antica Farmacia dell’Amarissimo

Organizzata dall’associazione “Amici del Museo di Riccione e della Valconca” con il patrocinio dell’amministrazione comunale («ma speriamo per la prossima edizione di avere uno spazio tutto nostro»»), vuole offrirsi, dice la sua ideatrice, come un vero spazio d’incontro al di fuori dei luoghi classici in cui l’arte viene fruita, che rompa anche «il silenzio assordante che sembra circondare il mondo artistico».

Un “focus” quindi sull’arte di oggi, contestualizzata attraverso i suoi vari linguaggi, che pone all’attenzione ogni mese, fino a dicembre 2023, con collettiva finale, l’opera di un artista e i diversi modi, la diversa idea di “vedere l’arte”.

Dopò le esposizioni di maestri della contemporaneità come Max Marra e Umberto Mariani (fino al 3 febbraio) è il turnò dal 7 febbraio di Daniela Forcella.

Milanese, raffinata collezionista, ha formato e perfezionato il proprio stile esprimendo fin da subito una forte inclinazione verso la Pop Art ed in particolare al tema della “ripetizione”.
I suoi primi lavori, una moltitudine di cuori in resine policrome appese in sospensione su carcasse di vecchie reti da materasso, chiuse in grandi teche trasparenti, sono così carichi di potenza simbolica da meritare, secondo il critico newyorchese Alan Jones, la definizione di “regina di cuori”, assimilando il cuore ai prodotti da supermercato celebrati da Andy Warhol.

Tra le sue partecipazioni, quella con un proprio lavoro in occasione dell’inaugurazione del primo museo del design italiano, il Triennale Design Museum, ad Art Base, Design District di Miami. È presente in permanente al Museo verticale di Palazzo Lombardia a Milano, ha presentato una personale monografica alla Villa Reale di Monza, e fa parte della ta, collezione d’arte permanente di Banca Mediolanum Private Banking di Padova.

Nel 2019 su invito dell’ideatrice e curatrice Tiziana Serretta, ha partecipato a “Spirituality in the Material” realizzando due monoliti in grande dimensione, progetto che, allineato con l’Agenda ONU 2030 per una più profonda consapevolezza ed impegno sociale per la salvaguardia dell’ambiente, è stato selezionato per l’evento “Art for Social Awareness” il 6 settembre 2019 presso la sede delle Nazioni Unite di New York.
MARCELLO TOSI