L’ARTISTA UCRAINA MARIIA PROSHKOVSKA OSPITE ALLA RESIDENZA NATALI

Mariia Proshkovska, Dreamcatcher, 2017 Autoritratto, stampa digitale su polimeri Foto Andrii Lobov © Mariia Proshkovska

BOLOGNA. Il MAMbo dedica alla comunità artistica dell’Ucraina un’edizione speciale del Programma di Residenze ROSE ospitando nella Residenza per artisti Sandra Natali l’artista e performer Mariia Proshkovska.
Il museo e la residenza si mettono a disposizione come strumento di comunicazione e di sensibilizzazione attraverso un palinsesto di iniziative, curato da Giulia Pezzoli e Sergey Kantsedal, in cui sarà possibile ascoltare e diffondere le voci di altri artisti e curatori ucraini e riflettere sulle possibili strategie di supporto nel contesto dell’attuale scenario bellico.

Dal mese di aprile, e per un periodo coerente con le norme vigenti, l’artista e performer Mariia Proshkovska (Kyiv, 1986), insieme al figlio Illya di 6 anni, viene ospitata all’interno della Residenza per artisti Sandra Natali, l’immobile che nel 2010 la prof.ssa Sandra Natali ha lasciato in eredità all’ex Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna, attualmente compresa nell’Istituzione Bologna Musei, con il vincolo testamentario di adibirlo a spazio per favorire la valorizzazione e la formazione di nuove generazioni di artisti.
In ragione del grave deterioramento della situazione di sicurezza nel Paese colpito dall’aggressione della Russia, con il pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale il museo ha deciso di mettere in atto una concreta azione di solidarietà offrendo accoglienza e supporto a un’artista che ha deciso di allontanarsi momentaneamente dal proprio paese e, allo stesso tempo, testimoniare un sentimento di vicinanza verso l’intera scena artistica contemporanea e le istituzioni culturali dell’Ucraina in un tragico frangente storico.

La ricerca di Mariia Proshkovska è orientata verso i temi della sessualizzazione e della reificazione del corpo femminile, della disuguaglianza di genere, della svalutazione del lavoro quotidiano delle donne, della violenza domestica, degli stereotipi formati dalla pressione sociale e della loro influenza sui modelli di comportamento collettivi e i processi decisionali individuali.  
Nel 2017 ha vinto un premio speciale al concorso per giovani artisti ucraini MUHi con l’installazione di forte impatto Vrazlivist (Vulnerabilità): un autoritratto penetrante e non ritoccato con le ginocchia premute sullo stomaco nel tentativo di nascondersi e coprirsi il corpo.
La fotografia è stata incollata al pavimento del National Museum of Taras Shevchenko a Kyiv, dove si è svolta la mostra dei finalisti del concorso, inducendo il pubblico a camminare con cautela intorno all’opera, cercando di non calpestarla. Per l’artista, questo progetto è stato un tentativo di parlare della vulnerabilità del corpo femminile e del fatto che, nonostante tutte le conquiste raggiunte, il suo stesso corpo non appartiene ancora a una donna ma diventa oggetto di discussione e valutazione pubblica.

Proshkovska è entrata in contatto con il MAMbo grazie alla segnalazione di Sergey Kantsedal, curatore ucraino di base a Torino e attuale direttore dello spazio non profit Associazione Barriera nel capoluogo piemontese, che sarà coinvolto, insieme a Giulia Pezzoli, nel coordinamento e nella curatela del progetto di residenza a Bologna.
Diversamente da quanto prevede il bando del Programma di Residenze ROSE, la residenza di Mariia Proshkovska non è canonicamente finalizzata alla produzione di nuove opere e alla realizzazione di un progetto espositivo a Villa delle Rose, ma il museo fornisce condizioni di protezione per consentirle di continuare e approfondire la propria ricerca in una prospettiva di apertura e confronto, che si amplierà anche verso la comunità artistica del suo paese, ancora scarsamente conosciuta in Italia.
La presenza di Proshkovska a Bologna sarà infatti un’opportunità per costruire un palinsesto di iniziative in cui sarà possibile ascoltare e diffondere le voci di altri artisti e curatori, sia rimasti in Ucraina che espatriati, e riflettere sulle possibili strategie di supporto nel contesto dell’attuale scenario bellico che, oltre alle vite della popolazione civile, sta esponendo al rischio di distruzione l’arte e la cultura di questa nazione crocevia dell’Europa centro-orientale.
In questo senso, il museo e la residenza si mettono a disposizione come strumento di comunicazione e di sensibilizzazione per far conoscere la situazione vissuta dai professionisti che operano con vari ruoli nel campo dell’arte contemporanea e rappresentare le istanze di un loro spaccato rappresentativo.
Il primo appuntamento sarà all’interno della puntata del format radiofonico STARTER – fermenti culturali in onda in diretta dallo studio di NEU Radio al MAMbo giovedì 28 aprile alle ore 15.30 che vedrà ospiti Mariia Proshkovska e Sergey Kantsedal e altri artisti e curatori loro connazionali.

Maria Proshkovska

È nata nel 1986 a Kyiv, dove vive e lavora.
Si è laureata all’Università Nazionale degli Affari Interni di Kyiv e ha studiato alla Scuola d’Arte Moderna dell’Istituto di Ricerca sull’Arte Moderna. Il suo lavoro si rivolge a problemi di studi sociali di genere, all’influenza della tragedia di Chernobyl sulle società e alle questioni di auto-identificazione.
Ha vinto il premio speciale del concorso per giovani artisti ucraini МUHi (2017) e il premio assegnato da VOGUE Ucraina (2020), ha partecipato al programma di scambio creativo American Arts Incubator in Ukraine (2018).
www.proshkowska.com

Sergey Kantsedal
Nato in Ucraina nel 1989, vive a Torino.
Attualmente è direttore artistico e curatore dello spazio non-profit Associazione Barriera (Torino).
Dal 2017 al 2021 ha lavorato su OGR YOU: Young Adults CLUB & TALKS, programma educativo non convenzionale per giovani adulti alle Officine Grande Riparazioni (OGR) di Torino. Tra gli artisti che hanno preso parte a questo progetto: Nan Goldin, Adam Christensen, Adelita Husni-Bey, Angelo Plessas, Diego Marcon, Eva e Franco Mattes, Invernomuto, Slavi e Tartari, Sophie Jung e molti altri. Lavora anche come curatore indipendente collaborando con gli artisti per produrre opere, mostre e progetti.
Ha partecipato a MEDITERRANEA 18, Young Artists Bienial a Tirana e al programma di ricerca transnazionale A Natural Oasis? (San Marino-Kosovo-Montenegro-Malta). In precedenza ha diretto la Biruchiy Contemporary Art Residency (2013-2015, Isola di Biruchiy, Ucraina) e ha lavorato come curatore del Centro di Arte Contemporanea Yermilov Centre (2012-2013, Kharkov).
Si è laureato all’Accademia Statale di Design e Arti di Kharkov, ha frequentato la Terza Scuola Estiva Curatoriale di Mosca della Fondazione V-A-C e CAMPO, il Programma per Curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2015-2016).
sergeykantsedal.com

Residenza per artisti Sandra Natali

La Residenza per artisti Sandra Natali viene istituita nel 2010 a seguito del lascito di un immobile da parte della prof.ssa Sandra Natali a favore della ex Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna (attualmente compresa nell’Istituzione Bologna Musei), nominata sua erede universale.
Nel rispetto delle volontà di sostegno e valorizzazione dettate da precise disposizioni testamentarie, l’abitazione di via Filippo Turati 41 è stata trasformata in residenza per giovani artisti a cui viene offerta l’opportunità di sviluppare tematiche di ricerca attuali confrontandosi e collaborando con altre istituzioni locali e internazionali.
L’appartamento presenta una planimetria di 90 mq che, a seguito di interventi di ristrutturazione e riordino degli spazi, è attualmente suddiviso in: cucina, due camere da letto, due bagni e uno spazio living convertito in atelier laboratoriale.
www.mambo-bologna.org/residenzaperartisti

FONTE: FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa Bologna Musei