LE MERAVIGLIE DEL DUOMO DI LUCCA IN UN NUOVO VOLUME

San Martino – Soffitto – foto Andrea Vierucci, foto courtesy of uff. stampa evento

LUCCA. Le meraviglie del Duomo di San Martino sono ampiamente documentate in un nuovo ed esaustivo volume. Tutto da leggere e da sfogliare.

Questo il comunicato con cui viene presentato il libro:

Un “florilegio di architetture”, uno straordinario esempio di stratificazione artistica e architettonica: sono i tratti distintivi del Duomo di San Martino, giunto a soli 50 anni dalla soglia del millennio di vita. Un traguardo – quello dei 950 anni, appunto – raggiunto quest’anno: una ricorrenza troppo importante per non essere celebrata con qualcosa che non fosse improntato all’effimero dettato dai moderni social network. Ad esempio, con un libro, che, come i diamanti, “è per sempre”. Ecco, quindi, il bellissimo ed emozionante volume “San Martino a Lucca. Storie della cattedrale”, pensato dalla casa editrice PubliEd di Romano Citti proprio per celebrare i 950 anni della Chiesa Madre di Lucca e “raccontato” dai massimi esperti della materia e accompagnato da una sequenza di fotografie a metà fra la documentazione e l’arte.

Un’opera di largo respiro, sostenuta fra gli altri dal Comune di Lucca e da enti pubblici e privati, fra cui le Fondazioni Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lucca. Sotto il coordinamento di Paolo Bertoncini Sabatini il volume, inserito nel programma di celebrazioni dedicato al 950° anniversario della De­dicazione della Cattedrale, ripercorre, appunto, le tante ‘storie’ che si celano tra i marmi, le statue e i dipinti della grande chiesa. Storie di capitelli e altari, di pittori e architetti, ma soprattutto di devozione, perché, come sottolinea don Mauro Lucchesi, nella sua introduzione, “le cattedrali sono la sintesi più alta di ciò che la fede cristiana può realizzare a livello artistico.”

La copertina del libro

Oltre a quella di don Lucchesi, per anni Rettore della Cattedrale di Lucca, sono ben otto le ‘penne’ che accompagnano il lettore in un viaggio nella realtà, complessa e stratificata, di una chiesa così antica. Insieme con il curatore, Paolo Bertoncini Sabatini, che dedica il suo intervento, il penultimo, alle questioni architettoniche, troviamo in apertura l’ampio contributo di Monsignor Timothy Verdon, che affronta in particolare il tema del valore identitario dell’edificio per la comunità e il territorio. Un’accurata analisi dei cantieri che permisero la nascita e l’evoluzione della Cattedrale è affidata a due capitoli curati da Raffaele Savigni e Aurora Corio, mentre Clario Di Fabio presenta un prezioso focus sul ruolo di Nicola Pisano nella decorazione scultorea del portico, con un’attenta analisi della splendida lunetta laterale. Facciamo poi un salto, lungo nove secoli, nella storia, nelle usanze e nella quotidianità di tempi antichi con i contributi di Luigi Bravi a Annamaria Giusti, che rispettivamente approfondiscono il tema delle iscrizioni e delle sepolture presenti nell’edificio.

Un viaggio che si conclude, dunque, con un capitolo intitolato “Il teatro della pittura” nel quale Luigi Ficacci ci conduce attraverso le immagini nel percorso decorativo che ha caratterizzato la vita della cattedrale. E proprio le immagini sono il grande leitmotiv del volume. Ariose, suggestive, ma anche attente al dettaglio e funzionali alla ‘narrazione’ che viene proposta. Gli scatti sono infatti il contributo, fedele alla realtà ma sempre creativo, di Andrea Vierucci, in cui riconosciamo visioni d’insieme maestose e prospettive inedite che valorizzano i particolari e fanno quasi percepire la consistenza materica dei marmi policromi che ‘incorniciano’ gli esterni e gli interni dell’edificio.

Una pubblicazione importante, dunque, nata con l’intento di celebrare una ricorrenza e concepita come una concreta occasione di studio e divulgazione. Perché sapere e conoscenza perdono ogni valore se non condivisi adeguatamente.

L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CRL PER LA CATTEDRALE DI SAN MARTINO

Alla Chiesa Cattedrale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha sempre dedicato una forte attenzione. Dapprima con un restauro avviato nel 2002, che delineò l’attività conservativa di tutti gli apparati decorativi presenti all’interno della Cattedrale (superfici lapidee, elementi architettonici in pietra, vetrate, affreschi, altari e monumenti funebri, tarsie pavimentali, cantorie e arredi lignei). Un intervento alla cui realizzazione la Fondazione partecipò, nel periodo 2005-2008, con uno stanziamento complessivo di 1 milione e 800 mila euro. A questo si è aggiunto un ulteriore intervento pluriennale finalizzato al restauro conservativo, che si è tradotto nel pagamento delle rate di un mutuo quindicennale dal 2012 al 2027, contratto dalla Chiesa Cattedrale.

Oltre che all’esecuzione di questi progetti, la Fondazione ha destinato al restauro della Cattedrale ulteriori, importanti risorse: 765 mila euro nel biennio 2015-2016 per il consolidamento e il restauro della torre campanaria e per il restauro delle campate occidentali del transetto nord; 850 mila nel biennio 2017-2018 per il restauro della Cappella del Santuario e delle campate orientali del transetto nord; 200 mila nel triennio 2018-2020 per il recupero della facciata, per un importo complessivo, dal 2005 al 2020, di oltre 9 milioni di euro.

NOTA. Testo e foto courtesy of Ufficio stampa Davis & Co.