LE MUSE INQUIETE: La Biennale di Venezia di fronte alla storia

Renato Guttuso, Bozzetto (Courtesy of Uff. stampa La Biennale di Venezia)

VENEZIA. Un meticoloso sguardo al passato. Sembra essere questo il senso di fondo della rassegna “Le Muse inquiete“, che La Biennale di Venezia propone, fino all’8 dicembre, nel Padiglione Centrale dei Giardini. La rassegna, realizzata dall’Archivio storico della Biennale – ASAC, cade nel 125esmo anniversario della fondazione di questa istituzione.

«La mostra – spiega una nota stampa – è curata per la prima volta da tutti i direttori dei sei settori artistici che hanno lavorato insieme per ripercorrere, attraverso le fonti uniche dell’Archivio della Biennale e di altri archivi nazionali e internazionali, quei momenti in cui La Biennale e la storia del Novecento si sono intrecciate a Venezia.

Cecilia Alemani (Arte), Alberto Barbera (Cinema), Marie Chouinard (Danza), Ivan
Fedele (Musica), Antonio Latella (Teatro), Hashim Sarkis (Architettura)
hanno attinto
non solo ai materiali dell’Archivio storico della Biennale e dell’Istituto Luce-Cinecittà e
Rai Teche, ma anche ai documenti dell’Archivio Centrale dello Stato, degli archivi della
Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma, Fondazione Modena Arti Visive, Archivio
Ugo Mulas, Aamod-Fondazione archivio audiovisivo del movimento operaio e
democratico, Archivio Cameraphoto Arte Venezia, IVESER Istituto Veneziano per la
Storia della Resistenza e della società contemporanea, Peggy Guggenheim Collection,
Tate Modern London, LIMA AMSTERDAM.

Un allestimento storico con opere futuriste (Courtesy of Ufficio stampa della Biennale di Venezia)

Il Presidente della Biennale Roberto Cicutto, nel presentare la mostra ha espresso la sua
gratitudine per “la generosa adesione che i direttori, lo staff dell’Archivio storico e lo staff
della Biennale tutta hanno dato alla costruzione – in parallelo con gli impegni relativi alle
Mostre e ai Festival – di un progetto che rafforza ancor più La Biennale come laboratorio
permanente di ricerca delle arti contemporanee, motore indispensabile di indagine sul
presente e sul futuro e strumento strategico di sviluppo anche economico per la società
contemporanea.”


I direttori hanno selezionato per questa mostra testimonianze, filmati rari e opere e
costruito percorsi di ricerca che si soffermano su quei momenti in cui il passato
dell’Istituzione veneziana si è intersecato agli eventi della storia globale, manifestando e
generando fratture istituzionali, crisi politiche ed etiche, ma anche nuovi idiomi creativi
.


La mostra si articola nelle sale del Padiglione Centrale in un itinerario che attraversa le sei
discipline: dagli Anni del Fascismo (1928-1945) alla guerra fredda e ai nuovi ordini
mondiali (1948-1964), dal ’68 alle biennali di Carlo Ripa di Meana (1974-78), dal
Postmoderno alla prima Biennale di Architettura fino agli anni ’90 e l’inizio della
globalizzazione
.

Uno spazio espositivo (Courtesy of Ufficio stampa della Biennale di Venezia)

Nel Padiglione del Libro ai Giardini, disegnato da James Stirling, è allestita una rassegna
dei manifesti delle manifestazioni di arte e architettura, cinema, danza, musica e teatro,
dal 2000 al 2019.

In un periodo di instabilità globale che solo negli ultimi mesi ha visto alternarsi catastrofi
ecologiche, nuove pandemie e rivoluzioni sociali, La Biennale di Venezia si distingue così
non solo come luogo di produzione e riflessione delle tendenze più innovative delle
principali discipline artistiche contemporanee, ma conferma anche il suo ruolo di
testimone privilegiato di molteplici cambiamenti
, drammi e crisi sociali susseguitisi dalla
fine dell’Ottocento a oggi, registrando come un sismografo i sussulti della storia».

Questo il video di presentazione dell’evento:

INFORMAZIONI
Il progetto di allestimento della mostra è a cura di Formafantasma.
Il catalogo della mostra è edito dalla Biennale di Venezia.
Vendita dei biglietti di mostra esclusivamente on line
Ingressi ogni 30 minuti (con capienza massima di 200 persone per fascia oraria)
Prezzo: intero 12 euro, ridotto studenti 8 euro / Per gruppi prenotati 10 euro
Per prenotazioni gruppi e informazioni booking@labiennale.org
Orari
Periodo estivo: dalle 11:00 alle 19:00 /
Periodo invernale (dal 6 ottobre): dalle 10:00 alle 18:00
Chiuso il lunedì (escluso 31 agosto, 7 settembre, 2 novembre, 7 dicembre)

NOTA. Testo e immagini sono stati cortesemente messi a disposizione dell’Ufficio stampa della Biennale di Venezia per presentare l’evento.