RIMINI. Il gioco dell’arte, il giardino di sogni luccicanti di Marco Lodola, vero mago della comunicazione pop, illuminano fino al 3 aprile piazze e gallerie, vetrine e interni dei negozi de Le Befane Shopping Center di Rimini.
23 in totale le installazioni di Lodola, conosciuto in tutto il mondo come uno dei principali esponenti della cultura pop. 8 le opere luminose in piazza Zara, mentre altre 15 sono distribuite nelle vetrine dei negozi del centro commerciale riminese.
Di grande rilevanza, come sottolineato dall’assessore Mattia Morolli, le 5 realizzazioni “site specific” create per l’occasione e dedicate a Rimini: l’Arco d’Augusto, Castel Sismondo, il Ponte di Tiberio, Fellini, Paolo e Francesca.
All’insegna della solidarietà, saranno poi donate dall’artista e messe all’asta su eBay. Il ricavato verrà devoluto all’Associazione Crescere Insieme OdV rappresentato dalla sua direttrice Sabrina Marchetti, che ha posto in luce la capacità di additare attraverso l’arte la diversità non come elemento divisiorio, ma che unisce.
L’esposizione delle opere di Lodola sarà pertanto accompagnata anche da visite guidate per cui è possibile prenotarsi.
«Una location che mi piace molto»», ha detto Lodola. «Preferisco che l’arte possa contaminarsi stando in mezzo alla gente, ancor più che alla Biennale di Venezia o agli Uffizi. Qui a Le Befane, come in passato ho esposto alla Rinascente, da Harrods o ai grandi magazzini Lafayette. Ricordo a Rimini la grande esposizione con artisti internazionali al Grand Hotel, e la collaborazione con Pier Vittorio Tondelli».
Rimini ha ribadito l’assessore Mattia Morolli, è come se avesse fatto pace con sè stessa come città di cultura, che riapre le sue serrande permettendoci idealmente di uscire dal covid e pensare a cosa vogliamo essere. «Ci piace che alla fine di tutto questo ci sia chi possa raccontare tutto quello è stato, anche con un accento diverso da quello romagnolo, come avvenne con Tondelli, e che doni luce alla città di Rimini come ora Marco Lodola».
L’artista ha infine voluto sottolineare, ha detto, questo momento in cui la follia della guerra ci sconvolge, chiedendo il gesto simbolico di spegnere per un minuto di silenzio le sue installazioni «perché si possano illuminare le menti delle persone».
AUTORE: MARCELLO TOSI
IMMAGINI: press kit dell’evento