MILANO. L’Associazione Artisti del Quartiere Garibaldi (Via Varese 6,) ospita, dal 4 al 15 ottobre, la mostra di Caterina Peduzzi dal titolo “30 anni di ricerca tra forme e contenuti”.
In 30 anni l’artista ha sperimentato diverse tecniche più o meno materiche, più o meno colorate e naturalmente diversi linguaggi stilistici. In questa mostra le sue opere sono state suddivise in tre sezioni che rappresentano una breve sintesi di questa ricerca.
MIMESI: La pittura come specchio del reale e il reale come specchio del sentire. In questa sezione sono presenti opere dove l’artista affronta con un realismo sempre sognante, temi del paesaggio e della figura umana, con ottima capacità rappresentativa sia con la tecnica ad olio che con l’acquerello.
INCONSCIO: Dal colore alla scoperta dell’Anima nascosta.
In questo secondo gruppo troviamo gli acquerelli steineriani, Questo tipo di acquerello utilizza i colori puri in un rincorrersi di velature fino a creare un tessuto cromatico molto vario dal caratteristico splendore, senza porsi il problema di cosa rappresentare. L’Artistaritiene che questo percorso, quasi meditativo, possa aiutare la creatività espressiva e far trasparire contenuti inconsci, che vengono evidenziatI solo alla fine.
FORME E CONTENUTI: Evoluzione creativa nel gioco dei rimandi tra figurazione e contenuti. In questa sezione troviamo opere degli ultimi sei anni, dove l’artista esprime la sua creatività con tecniche molto diverse, quali il collage e l’acrilico, e con forme più geometriche, che ricordano i riflessi dei cristalli. Durante la stesura dei colori la Peduzzi scopre continuamente nuovi aspetti del soggetto, cosi che lavorando, l’idea iniziale si trasforma, si amplia fino a modificare la figurazione. In questo gioco di rimandi tra soggetto e forma, si ritrova sempre questo grande amore per il colore nelle sue infinite modulazioni, protagonista assoluto della sua pittura.
Nelle opere di Caterina Peduzzi si scopre come la sua ricerca non sia solo estetica o stilistica, ma anche di riflessione sul senso della vita; così la sua pittura si sensibilizza riuscendo a trasmettere valori più universali.
Fonte: testo e foto courtesy of the Artist