LE VISIONI DEL REALE DI BRUNERI IN MOSTRA ALL’OFFICINA DELL’ARTE

Un’opera di Bruneri in mostra

PIACENZA. S’intitola “Visioni del reale” la nuova mostra allestita all’Officina dell’Arte dal 4 (inaugurazione alle 17,30, ingresso libero, segue cocktail) al 21 maggio. Presso gli spazi di Via Alberoni 14 si può ammirare una scelta di preziosi lavori dell’artista connotati da una perizia certosina e da una rara capacità evocativa che rende “unici” quei momenti quotidiani che solitamente si perdono nel loro scorrere. «Per realizzare i dipinti – spiega l’artista – mi ispiro alla mia storia e alla mia vita  segnata dai legami  con le persone , con la terra in cui  vivo ed i suoi colori ,  con la cultura e  l’arte. La mia più grande gioia  è quella di riuscire a trasmettere la stessa meraviglia in chi guarda le mie opere».

In gioventù il pittore ha frequentato la bottega del maestro Ugo Benini, specializzato in copie fiamminghe.

La pittura ad olio viene impiegata utilizzando spatole, pennelli e altri strumenti al fine di generare diversità negli effetti e nel risultato finale che siano rispondenti all’entusiasmo che l’utilizzo di una tecnica versatile è in grado di generare. 

Negli anni Novanta inizia a fare sintesi di tutto quello che ha imparato e sperimentato, arrivando a darsi degli obbiettivi sulla ricerca del materiale, stucco, olio, tempera e del colore. Ha partecipato a numerose mostre collettive con l’Associazione Artisti Cremonesi, di cui fa parte, ed è presente in molti cataloghi e pubblicazioni. Ha inoltre ottenuto diversi riconoscimenti in mostre e concorsi provinciali e in concorsi di pittura di carattere nazionale.

«Le opere di Adriano Bruneri – commenta il curatore, Simone Fappanni, che introdurrà la mostra –  possiedono il dono dell’evocazione. Esse, infatti, si sviluppano secondo una dimensione compositiva che inizia da una meticolosa trasposizione di elementi schiettamente realisti, definiti con precisione certosina, e si articola secondo una dimensione metaforica che ha nella distribuzione luministica del colore la sua specifica e caratterizzante chiave di volta.

Ne discendono scenari sospesi fra realtà e immaginazione in un connubio che crea accattivanti prospettive, accentazioni cromatiche che ora guardano alla surrealité ora tornano delicatamente verso una paesaggistica lirica pura e sincera, in cui non raramente si affermano anche figure, specie femminili, ricercate talvolta nel novero degli affetti familiari, che creano una piacevole e avvolgente atmosfera tattile. La sua è una pittura estremamente raffinata e colta nella quale nulla è ovvio o scontato, ma tutto diventa scoperta. Ed è pure una pittura emozionale che si nutre di un vivace senso cromatico grazie al quale il soggetto emerge prepotentemente, quasi fosse celato per un attimo da una quinta teatrale, da tinte scure in seno alle quali esso si afferma non in modo invasivo, ma sottovoce».

L’esposizione è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 16.00 alle 18.45