LODOVICO GIRARDELLI: DIPINGERE LE EMOZIONI. ACQUERELLI, DISEGNI E OLI

BIOGRAFIA. Lodovico Girardelli nasce a Godiasco, un piccolo centro in provincia di Pavia, nel 1928. Ha frequentato la Scuola Professionale di Voghera, dove ha conosciuto il professor Enzo Monzani, docente di disegno, dal quale ha appreso i primi fondamenti della prospettiva e dell’uso del colore.

Terminati gli studi, si dedica al lavoro di disegnatore meccanico e parallelamente alla pittura. Attratto dall’arte sin da ragazzo, rimane particolarmente colpito da una serie di cartoline di Salice Terme nelle quali l’incantevole località termale è rappresentata dagli acquerelli di Aldo Raimondi, il re dell’acquerello. Da quel momento decide di dedicarsi con passione a questa tecnica.

Il pittore Lodovico Girardelli

I primi soggetti già riflettono una poetica ben precisa, che andrà maturando nel corso del suo iter creativo, peraltro tuttora in divenire: l’amore per la natura e per la campagna in modo particolare. Esegue, quindi, lavori che raffigurano paesaggi e scorci del Pavese, del Vogherese e dell’Oltrepò. Negli anni Quaranta la sua formazione artistica viene particolarmente influenzata da Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Durante il dopoguerra e per un non breve periodo esegue anche numerosi ritratti a matita, come quello di Elsa, abilità che fra l’altro ritorna anche nella produzione più tarda, come conferma il disegno di un tenero bambino.

Un giovane Girardelli accanto a un suo dipinto

Della stessa temperatura di opere ad inchiostro e china più tarde in cui emergono studi anatomici, come Cavallo all’abbeverata, e Ave Maria, un raro lavoro a tema sacro.

Tornerà poco più tardi alla ritrattistica, fissando sulla tela il ritratto dei genitori in un dittico che, curiosamente, ha sempre voluto in ognuna delle tante mostre che ha allestito in luoghi alquanto prestigiosi, soprattutto a Cremona, Pavia, Voghera e Milano.

Delle diverse mostre allestite a Castell’Arquato rimane solo un piccolo e rapido acquerello in cui si nota sullo sfondo la moglie appoggiata a un parapetto; la stessa donna è il soggetto di un più elaborato ritratto particolarmente caro dall’artista che era solito guardare ai suoi lavori in maniera molto critica considerandosi, a ragione, un perfezionista.

Il corpus principale delle sue opere è quello acquerellistico con lavori su carta e su tela di rara temperatura musiva, esposti in numerose personali (soprattutto a Pavia, Godiasco, Cremona e Milano) e pubblicati in riviste, fra cui “Arte più Arte”, giornali, dizionari d’arte e riviste.

STILE. «La galleria di opere presente in questa pagina web nell’ambito del progetto Museum C-19 ci offre un ideale viaggio nella sua pittura, dal ritratto all’acquerello tradizionale su carta sino a quello su seta, tecnica che è diventata, in tanti anni di attività, la cifra esecutiva caratterizzante per questo artista. La seta e la commistione con influenze provenienti dalle infinite seduzioni dell’arte e della cultura orientale hanno fatto sì che Girardelli potesse esprimere al meglio tutto il suo sentire, profondo e acuto, e il suo vedere, con occhi poetici, la natura. E infatti Girardelli ama la natura, ama le sue sfumature, tratteggiate con un segno lieve ma efficace, e con colori spesso pastellati che introducono l’osservatore nel candore verginale di paesaggi incontaminati, dove gli esseri vegetali e gli esseri animali vivono in una simbiosi meditativa e paradisiaca, in cui è facile e gradevole perdersi.

Sono poi le luci, dipinte en plein air, a completare, con singolare vivacità, le sincroniche aggettivazioni visive offerteci da Girardelli: particolari minuti dell’orizzonte, studi e abbozzi prospettici che ritraggono, con vena quasi malinconica, le profonde asperità del suolo, la freschezza dell’acqua dei rivoli alpestri, l’incanto apollineo delle marine, spesso immerse in un tepore quasi crepuscolare.

Tutto ciò conferisce ai quadri di questo pittore, un senso di freschezza bucolica, un fascino senza tempo, che guarda e trasfigura il dato minimo del reale, mediante un processo estetizzante che disvela ordini compositivi che vanno compenetrandosi in prospettive meta-sensoriali.

Lodovico ci parla attraverso un dipingere sospeso fra modernità, si rammenti la già citata pratica dell’acquerello, e tradizione, non solo occidentale. In questo modo la nascita dei suoi colori, dei suoi accenti ritmici, si dispiega in un tratteggio luministico che segue, per intensità e spessore, la migliore scuola paesaggistica italiana e, assieme, apporta un proprio contributo, risultando immediatamente individuabile. Di forte impronta memorialistica, la pittura di Lodovico Girardelli nasce essenzialmente dal cuore, come esigenza creativa ad un tempo personale e narrativa, quasi a testimonianza di un percorso che intende lasciare di sé, con garbo ed eleganza, un segno chiaro.

É abbastanza noto il fatto che negli acquerelli tradizionali le fonti luminose provengono essenzialmente dalle zone bianche del foglio, lasciate appositamente tali dall’artista. Infatti, la maggiore o la minore quantità di zone bianche determina, in genere,  la presenza di luminosità od oscurità nell’acquerello ultimato. Girardelli, ben lontano da voler violare questa regola tradizionale, ha però inserito nelle sue composizioni ad acquerello una innovazione di indubbio pregio, oltre che di sicuro impatto estetico».

GALLERIA. Di seguito una serie di dipinti dell’artista di Godiasco selezionate in collaborazione con la figlia Mirella.

Bimbo, disegno
Elsa, disegno
Chiesa di campagna, acquerello su carta
Cipressi, acquerello su carta
Vaso di fiori, acquerello su carta
Frutta, acquerello su carta
Ai giardini di Tortona, acquerello su carta
Al mercato, , acquerello su carta
Al pascolo, acquerello su carta
Alba in primavera, acquerello su carta
Alba primaverile, , acquerello su carta
Assisi, , acquerello su carta
Il ponte, acquerello su carta
Il Cervino, acquerello su seta
Il laghetto, acquerello su carta
La Certosa, acquerello su carta
Laghetto fra i monti, , acquerello su seta
Laghetto con ninfee a Kyoto, acquerello su seta
Mio padre, olio su tela
Mia madre, olio su tela
Torrente Staffora, acquerello su carta
Torrente Staffora in inverno, acquerello su carta
Verso la luce, acquerello su carta

VIDEO MOSTRA. “La seduzione dell’acquerello” è la video mostra dedicata all’artista: