L’OEIL GOURMAND: GLI SCATTI DI HURSTEL NELLA SERENISSIMA

Un’opera in mostra, fonte: courtesy of a Roberta Lombardo Hurstel

VENEZIA. Lo spazio Multimedial Laboratory Art Conservation (Venezia, Cannaregio, 2589, Fondamenta della Misericordia) ospita la mostra di fotografie di Jean Hurstel dal titolo L’œil gourmand che resterà aperta al pubblico fino al 22 maggio .

Questi i dettagli desunti dal comunicato stampa.
Catalogo edito da Gambier&Keller editori con interventi di Gigi .Bon, Aurora Fonda, Bernard Reumaux che ha condotto il dialogo tra Frantisek Zvardon e Jean Hurstel. L’esposizione è a cura di Roberta Lombardo

Un articolato percorso espositivo ci farà scoprire il mondo fantastico rappresentato dall’artista. Un mondo di sogno, irreale, rarefatto le cui pagine, le foto appunto, di varie dimensioni, si snodano per raccontarci una favola, dove i personaggi sono, a volte coloratissimi, altre monocolori, ma dove i riflessi della luce dominano il gioco.
L’occhio indagatore si appoggia e analizza elementi del nostro quotidiano e più precisamente, come il titolo  occhio goloso  suggerisce, elementi nutritivi, il nostro cibo. Aglio, peperoni, fragole, zucchine, cipolle diventano gli attori di un sorprendente circo pirotecnico.
I lavori presentati sono delle macrofotografie realizzate con una ricerca tecnica raffinata e, allo stesso tempo, riescono a racchiudere, per trasmetterla al visitatore, l’emozione che Jean Hurstel prova nello scoprire, di volta in volta, l’evoluzione della ricerca.

Jean Hurstel, alsaziano di nascita e veneziano di adozione, ha scoperto la fotografia all’età di 14 anni, quando il nonno gli regalo’ il primo apparecchio fotografico. Gli studi prima e una carriera come dirigente di aziende poi non gli consentirono di applicarsi quanto avrebbe voluto allo sviluppo di questa passione. Approfittando pero’ di ogni occasione libera per cimentarsi nei vari aspetti di quest’arte approdando, qualche anno fa, alla macrofotografia. Inizialmente sviluppo’ la sua ricerca sulla ricchezza e varietà del mondo animale, ma ben presto trovo’ nel cibo il proprio filone.

“Tutta la vita – spiega Hurstel – ho intrattenuto un rapporto particolare con gli alimenti. I miei genitori erano distillatori in Alsazia. Fin da bambino ho incontrato, intorno a tavole ben curate, qualche grande cuoco. Ho logicamente sviluppato la mia carriera professionale nell’ambito dei vini, alcolici e la pasticceria, in relazione con i cuochi e i pasticceri.  Contemporaneamente ho imparato a cucinare, una delle mie passioni. La gastronomia è dunque per me un’eredità, un piacere, una professione e una passione.

Ho finito per costruire un ponte tra questa passione e un’altra : la fotografia, più precisamente la macrofotografia, che permette di mostrare quello che l’occhio nudo non vede. Ho, dunque, naturalmente, voluto scoprire l’intimità dei prodotti utilizzati nelle ricette.

Il risultato mi ha sorpreso e affascinato : si dimentica il prodotto, impossibile da identificare, per evadere verso dei mondi futuristi, dei paesaggi onirici, delle astrazioni senza relazione alcuna con l’uovo o la cipolla utilizzati. Queste foto ci ricordano la funzione nutritiva del nostro pianeta, attraverso una scorciatoia affascinante : entrare nel frutto ci apre la strada verso il cosmo. Distruggiamo la gallina dalle uova d’oro ? Mordiamo la mano che ci nutre ?

Ho anche imparato a riconciliarmi con l’invecchiamento di un frutto, evoluzione ineluttabile che la saggezza ci invita ad accettare. Come ogni essere vivente, il frutto subisce il tempo che passa e il mio lavoro mi porta a mostrare la bellezza di una fragola appassita, come il fotografo o il pittore esaltano la bellezza di un volto di vecchio.

Cambiare universo entrando nell’intimità di questi regali della natura è un’esperienza che con grande piacere condivido con voi attraverso queste foto. Spero che l’emozione vi conduca a testimoniare a questa natura il rispetto che merita e che garantisce ai nostri bambini un avvenire.”

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa Roberta Lombardo Hurstel