L’ORTO NELL’ARTE: UN VIAGGIO TRA FAMOSI DIPINTI: CONFERENZA AL CASTELLO DI PADERNA

Fappanni presenta, in un documentario Coldiretti, l’Ortolano di Arcimboldo

PADERNA (PC). In occasione della nuova edizione della rassegna “Frutti nel Castello” al Castello di Paderna domenica 12 maggio alle 15, presso l’area eventi, si terrà una conversazione su “L’orto nell’arte: un viaggio tra famosi dipinti”.

La conferenza si inserisce nella nuova edizione de “I Frutti del Castello”, dedicata con un ricco carnet di eventi che si  l’11 e 12 maggio con esperti di piante e giardini, laboratori sensoriali, consigli per coltivare in modo sostenibilecon un ricco carnet di iniziative.

Tema di fondo sarà l’orto e le sue infinite sfumature, colori, sapori, essenze, segreti, e la sua importanza per l’ambiente, con 110 espositori provenienti da tutta Italia e tantissimi eventi a tema, tra laboratori, mostre, incontri con gli esperti del settore e presentazioni di libri.

L’orto, con il suo caleidoscopio di colori, profumi e forme di vita, ha ispirato artisti attraverso i secoli, donando loro un tema ricco di significato e simboli. Dai paesaggi rurali ai giardini rinascimentali, fino agli impressionisti e ai contemporanei, l’orto si è manifestato in molte forme e stili, lasciando un’impronta indelebile nelle Beaux.Arts.

Durante la conversazione con Simone Fappanni, il critico ci guiderà alla scoperta di alcuni dei dipinti più famosi che hanno immortalato l’orto, riflettendo sulla sua bellezza e sulla sua importanza per l’uomo sia come fonte di sostentamento ma anche estetica, oppure di autentico divertimento come L’Ortolano di Arcimboldo, conservato al Museo Civico di Cremona, una una composizione di verdure in una ciotola che, capovolta, crea l’illusoria immagine di un volto.

Già nelle pitture antiche l’orto è presente a diverse altezze cronologiche e culturali; nelle pitture murali dell’antica Pompei, ad esempio, lo si trova sulle pareti di case di importanti personaggi che abitarono la città campana. Durante il Rinascimento, il vivace interesse per la natura e per la bellezza della vita quotidiana si trova riflessa anche nei dipinti dei maestri del tempo.

Nel Settecento i pittori fiamminghi hanno dato vita a paesaggi che spesso includono orti come parte integrante della scena. Con l’avvento dell’Impressionismo, l’attenzione dei pittori si è spostata verso la rappresentazione della luce e della natura in modo più immediato e spontaneo. Anche nell’arte moderna e  contemporanea, l’orto continua a essere una fonte d’ispirazione per molti artisti. Installazioni artistiche reinterpretano il concetto tradizionale di orto in chiave contemporanea, trasformandolo in uno spazio surreale e ipnotico.

Nel corso dell’evento il critico presenterà i suoi libri “DE Gustibus”, con copertina di Nicola Milioli, e Il paesaggio italiano nell’arte (a cura di), con copertina di Romilde Marcante.

Il programma completo della due giorni si può trovare cliccando qui.