BIOGRAFIA. Marina Venturi è nata a Pieve di Bono (Trento). Vive a Brescia dall’età di due anni e fin da piccola ha mostrato una sincera passione per il disegno e tutto ciò che rappresenta l’arte. Da ragazza ha svolto un breve percorso presso uno studio di restauro di quadri antichi abbandonato per seguire altre strade.
Nel 2012 riaffiora però la volontà di riprendere in mano matite e pennelli e segue un breve corso dal maestro Marco Fortunato. Successivamente partecipa a una collettiva all’Associazione Artisti Bresciani, e a una collettiva del piccolo quadro sempre nella città della Leonessa. In questa occasione conosce il professor Vittorio Politi con cui partecipa a diverse mostre nel cremonese e nel bresciano.
Attualmente segue corsi di pittura presso il pittore Dario Romano; ha esposto al Garda Golf, in centro città a Brescea e a Botticino. La sua prima personale si è tenuta lo scorso dicembre presso l’ex Chiesa delle Dimesse di Quinzano d’Oglio (Brescia). E’ presente in alcuni volumi d’arte.
STILE. «L’artista propone una pittura intimamente legata alla natura: spaziando dal paesaggio, specie quello rurale, agli scorci lacustri, da composizioni a vedute autunnali, sino alle non rare figure, dà forma e sostanza a questo legame profondissimo che si palesa sulla tela attraverso una pennellata densa e pastosa. L’artista evidenzia, con convincente apertura rappresentativa, momenti di una serena meditazione realista dove l’alternarsi delle stagioni e i cicli vitali che le caratterizzano sono partiture di un unico e ben coeso apparato rappresentativo che si nutre di estro e creatività.
La pittura di Venturi è piacevolmente influenzata dalle suggestioni armoniche che coglie in scenari a volte spazialmente molto distanti fra loro, come quelli tropicali e quelli della bassa bresciana, come si denota all’attenzione, davvero meticolosa, riservata alle scansioni timbrico-coloristiche, è parimenti innegabile che il tratteggio figurale risulta ricco e sempre accattivante anche quanto si spinge all’interno di complessi tracciati formali. La pittrice ama infatti rappresentare ciò che sente e attraverso la propria sensibilità, guardando a scorci e scenari che si ammantano di un fascino straordinario.
I suoi colori sono infatti frutto di un ricercato bilanciamento espressivo; parimenti il segno si fa alquanto sensitivo, teso a definire, con brillante apertura immaginativa, campiture ampie e luminose. Va poi evidenziata la capacità dell’artista di cogliere, con estrema lucidità e completezza, situazioni atmosferiche assai diversificate in grado di rendere ancora più personale la definizione “lirica” di quanto raffigurato sulla tela o su altri supporti.
Un uso sapiente della prospettiva contribuisce inoltre a rendere ancora più partecipe l’osservatore, che si trova piacevolmente “attratto” e attratto da questa pittura, priva di elementi meramente accessori, ma al contrario assolutamente ricca di limpidi accentazioni cromatiche.
Si ha l’impressione chele opere di Marina Venturi siano dunque il risultato di frames mentali che riaffiorano sulla superficie del quadro secondo un ritmo incalzante, quasi fosse un crescendo che tanto ricorda quello di uno spartito musicale». (Simone Fappanni)
GALLERIA. Viene proposta una scelta di opere, curata direttamente dall’artista, che ne evidenziano l’ampia ricerca tematica.