Masimiliano Manenti è riuscito a inserirsi nell’alveo dell’Arte Pop apportando un suo personale contributo con uno stile unico e immediatamente identificabile. Una grande originalità che gli vale l’apprezzamento del pubblico e della critica nelle tante e importanti occasioni in cui, sia i Italia che all’estero, espone con successo i suoi lavori.
-Cosa rappresenta per te l’arte? L’arte rappresenta il mezzo per estraniarmi dalla realtà e proiettarmi in un’altra dimensione. Ha il potere, quando sono concentrato su di essa, di eliminare qualsiasi problema mi assilli. Praticamente è un toccasana infallibile.
–Quando hai iniziato a dipingere? La passione per la pittura penso sia innata e comunque sono sempre stato attratto da essa. Ho iniziato sin da piccolo a disegnare e pitturare, successivamente mi sono dedicato alla fotografia. Negli ultimi anni ho quindi trovato uno stile definito che mi identifica e che ho deciso di portare avanti con determinazione. Per quanto mi riguarda l’arte è da apprezzare in tutte le sue forme, è un po’ riduttivo limitarla alla sola pittura.
-Quali soggetti preferisci? I soggetti che prediligo variano in continuazione e spesso sono immagini note del nostro tempo. Alle mie opere attribuisco titolazione specifiche con le quali cerco, nella maggior parte dei casi di mandare messaggi forti contro inquinamento, deturpazione ambientale, differenze razziali e ingiustizie esercitate dall’uomo verso i propri simili e verso la natura.
–Come definiresti il tuo stile? Non saprei, il mio stile è unico, serve a rendermi riconoscibile ed è legato alla tecnica che utilizzo per la realizzazione delle mie opere, che è di mia ideazione.
-C’è stata un’evoluzione nella tua ricerca creativa? C’è e ci sarà sempre, non può essere che così. Anche involontariamente l’evoluzione è indispensabile per un artista e per l’arte stess