MATERIA: PERCEZIONE, LUCE E FORMA. NORIS FERRARI, FIORENZA GAVIOLI ED ELENA SALIANI ESPONGONO A PALAZZO DUEMIGLIA

Fiorenza Gavioli, Groviglio

CREMONA. S’intitola “Materia: percezione, luce e forma” la mostra che vede protagoniste, dal 18 settembre (inaugurazione ore 17, ingresso libero con green pass) all’8 ottobre, presso le sale di Palazzo Duemiglia, Noris Ferrari, Fiorenza Gavioli ed Elena Saliani. «L’esposizione – spiega il curatore, Simone Fappanni, si configura come una vera e propria rassegna collaterale all’antologica di Mariolino da Caravaggio, dal momento che le protagoniste di questo evento sono congiunte al “Falsario” da un legame di parentela. Si tratta, tuttavia, di percorsi autonomi, slegati dall’arte del grande maestro orobico, ma che evidenziano come in questa famiglia sia curiosamente presente un cristallino talento creativo». 

Cremonese, Ferrari si trasferisce negli anni Sessanta a Monza lavorando nel campo dell’abbigliamento. Negli anni Ottanta si accosta all’arte del mosaico, scoprendo una vera predisposizione per questa tecnica che coniuga pazienza e precisione al gusto del colore, della forma e del materiale. Le sue opere, realizzate con tasselli in pasta vitrea, marmo e pietre, seguono lo schema fisso e preciso dell’antica arte del mosaico e, allo stesso tempo, trasmettono movimento, armonia ed emozioni. La riproduzione fedele di alcune opere famose, come quelle di Klimt, intendono omaggiare e valorizzare le loro creazioni, in modo sicuramente originale e personalizzato. Le modalità di accostamento delle pietre, curate nei particolari e nei colori, indica che l’artista lavora con molta precisione, lo si osserva soprattutto nella somiglianza dei volti da lei realizzati: l’autoritratto, la figlia Fiorenza e la nipote Alice.

Un’opera di Elena Saliani

Modenese, Gavioli risiede a Monza dal 1963; consegue la maturità artistica nel 1973 presso il liceo Artistico Preziosissimo sangue. ha lavorato come decoratrice per la Grande Distribuzione; dal 1990 al 2001 diviene responsabile Nazionale Decorazione; dal 2002 si afferma come responsabile packaging per la stessa azienda. Dopo la quiescenza si dedica con entusiasmo si dedica a tempo pieno allo smalto artistico e alla pittura su seta.  Gli smalti sono realizzati su rame e i temi scelti dall’artista sono differenti e personalizzati: si passa da figure geometriche assemblate in modo non casuale, a simmetrie e sfere particolareggiate, oltre a momenti di vita significativi, come il ritratto della figlia Alice o la scalata di una montagna. Le opere della pittura su seta vedono protagonisti i colori che sembrano seguire, attraverso un gioco di onde, una sorta di danza in alcune opere, mentre in altre si dispongono in modo geometrico andando a rappresentare dall’alto luoghi naturali come per esempio le saline. Non manca l’omaggio ad artisti famosi come Modigliani, particolarmente apprezzato dall’artista.

Nata a Padova, Saliani risiede a Castelvetro Piacentino.Ha conseguito la laurea in scienze e tecnologie alimentari e ambientali presso la facoltà di Agraria – Cattolica di Piacenza-  nel 1997. Ha frequentato, a Cremona, diversi corsi di disegno, pittura e decorazione murale. Insegnante di tecnologia e di disegno tecnico presso le scuole secondarie, appassionata di arte, pittura, «trompe-l’oeil» e decorazione di oggetti, ama plasmare i materiali, come stucco, gesso, cartapesta, foglia oro, argento e rame. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali nei territori limitrofi, oltre a illustrare libri di fiabe e creato decorazioni murali per locali. L’interesse per l’arte e la natura, insieme alle conoscenze tecnico-scientifiche, rappresentato per lei un perfetto connubio per dipingere la realtà e trasformarla in immaginazione.  I soggetti scelti dall’artista ripercorrono luoghi naturali come stagni, campi di frumento o di lavanda, per poi spaziare in cieli differenti che rappresentano gli stati d’animo dell’artista o piuttosto dell’osservatore. L’uso della cartapesta, dello stucco o di altri materiali segnano per l’artista l’importanza di rimanere il più possibile “attaccati” alla realtà e di non perdere lo stupore che essa trasmette (soprattutto oggi che viviamo in un mondo virtuale), attraverso la natura, visibile nelle sue composizioni particolareggiate di frutti e fiori, ma anche attraverso momenti di vita, rappresentate dall’artista attraverso ritratti di famiglia. Al tempo stesso, in alcune opere, Elena vuole trasmettere anche l’immaginario e oltre, attraverso la pittura sfumata o la pennellata imperfetta come per sottolineare l’importanza di credere nella vita in qualcosa che va al di là dell’immaginazione e poter così rincorrere l’impossibile.

Un mosaico di Noris Ferrari