MOTHERBOARD: GRUNI ALLA GALLERIA IL PONTE

Un’opera di Gruni ®photo Ela Bialkowska OKNO studio, courtesy of Camilla Boemio, immagine inserita al solo scopo di presentare la mostra

FIRENZE. La galleria Il Ponte riapre la stagione espositiva con la personale dedicata a Zoè Gruni in occasione della seconda edizione della Florence Art Week, che pone la città al centro della produzione artistica contemporanea.

Zoè Gruni è una delle artiste più rappresentative della sua generazione, coerente fino a essere radicale, ha da sempre esplorato senza filtri le tematiche di genere, l’identità, la diaspora, la colonizzazione in Brasile, la storia indigena, la causa femminista, utilizzando il proprio corpo e dialogando in modo corale con altri performer, scrittori, registi nel realizzare opere in comunione per affrontare ‘nervi scoperti’ che le hanno permesso di arrivare allo stato di grazia, artefice di opere totali d’arte contemporanea.

La mostra si articola attraverso tre diversi progetti presentati mediante video-installazioni, video-performance, stampe lambda su alluminio e tecniche miste su stampa fotografica: Segunda peleFromosoMotherboard.

Motherboard è un nuovo progetto, presentato per la prima volta in galleria. Motherboard è la “scheda madre” è responsabile della trasmissione e temporizzazione corretta di centinaia di segnali diversi, tutti ad alta frequenza e sensibile ai disturbi tra processori, schede di espansione e periferiche esterne. La sua buona realizzazione è quindi un fattore chiave per le prestazioni e l’affidabilità dell’intero circuito. “Motherboard” è un progetto sulla maternità. Si tratta di una una serie di immagini fotografiche realizzate con l’autoscatto durante momenti di gioco con mio figlio. La “maschera pittorica” attuata su di esse porta alla continua trasformazione dei personaggi e talvolta all’inversione del ruolo madre-figlio. Ironia e drammaticità si confondono come anche gli elementi simbolici presi in prestito dalla memoria collettiva: antichità, mitologia, cultura pop, tecnologia digitale e temi sociali.

Nel corso della sua ricerca, l’artista ha costantemente affrontato i suoi soggetti con uno sguardo femminista revisionista, illuminando storie nascoste e letture alternative di idee, concetti e figure canoniche, ristrutturando miti e folklore attraverso una vasta gamma di culture e diaspore, generando nuovi modi di vedere in cui le distinzioni tra sé e l’altro, o tra l’umano e la sua fluidità, i mondi vegetale e animale sono re-immaginati come aree di transizione piuttosto che come separazioni marcate.

Come in un gioco dalle tante sfaccettature i corpi, ed i visi si trasformano, i ruoli cambiano, assimilandone in un oblio i miti, la fervida fantasia, le metamorfosi nelle quali permettono di mostrare all’artista come il cambiamento, la proiezione di un mondo parallelo, le assimilazioni ed i retaggi storici possano funzionare come strumenti necessari per la sopravvivenza, sia all’interno che all’esterno delle arti.

Galleria Il Ponte

Periodo mostra: dal 28 Settembre al 17 Novembre 

A cura di Camilla Boemio

via di Mezzo, 42/b – 50121 Firenze

orario: dal lunedì al venerdì 10.00/13.00 – 15.00/19.00.

Sabato su appuntamento, chiuso i festivi