NARCISO DI CARAVAGGIO, IL CAPOLAVORO IN MOSTRA AL CASTELLO DI RIVOLI

Caravaggio, Narciso, 1597-1599, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo
Barberini, Roma. Per gentile concessione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (MIBCT)
Biblioteca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan, Uf. stampa Castello di Rivoli

RIVOLI. In occasione della riapertura del Museo e fino al 26 settembre il Castello di Rivoli espone Narciso (1597-1599), il celebre capolavoro di Caravaggio proveniente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma.

Ispirato dal terzo libro delle Metamorfosi di Ovidio, il dipinto del Merisi è l’emblema del “doppio” per eccellenza. Il giovane ritratto è ripreso nell’attimo che precede la scoperta dell’illusione: la figura che vede nella pozza d’acqua e di cui s’invagnisce non è altro che se stesso.

Il passaggio progressivo dalla luce al buio che si osserva guardando l’opera dalla parte più alta verso il basso, e che rientra a pieno titolo negli studi chiaroscurali dell’artista, sembra voler alludere alla fine che toccherà, al ragazzo.

La preziosità stilistica di questo lavoro, che per qualcuno andrebbe attribuito a un altro maestro, anche se la maggior parte degi studiosi concorda nel vedere la mano del Caravaggio, si articolo a partire da gesto ampio delle braccia del protagonista e dal suo sguardo in cui traspare in maniera magistrale lo stato d’animo in cui si trova.

Come tutte le opere “infinite”, il Narciso si presta a numerose interpretazioni, a conferma che un capolavoro riesce a stimolare analisi e riflessioni molteplici, alimentando persino accesi dibattiti che non fanno altro che aumentarne l’attrattiva.

E forse è questo il fascino più vero e nascosto di un’opera intensa e palpitante, specialmente perchè lascia alla fantasia dell’osservatore il compito d’immaginarne il prosieguo, il tragico epilogo, che segue lo sguardo incantato del giovane che ancora non comprende che quella nell’acqua è solo e soltanto il suo riflesso e che queta convinzione lo porterà all’oblio.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI

VIDEO. In questo filmato si possono apprezzare i dettagli dell’opera

CREDITS. L’immagine è stata fornita dall’Ufficio stampa del Castello di Rivoli e viene qui proposta con i Credits inseriti in cartella stampa al solo scopo di presentare l’esposizione del dipinto al Museo.