NATURE WONDER: GASPERONI ALLA SCOLETTA BATTIORO E TIRAORO

Carlo Gasperoni, Nature Wonder, dettaglio installazione, foto Elisabetta Villa. 

VENEZIA. Dal 29 Agosto al 5 Settembre 2023, presso la Scoletta Battioro e Tiraoro, si tiene Nature Wonder, mostra personale di Carlo Gasperoni. La rassegna, che si svolge durante l’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia, «segna – come spiega la curatrice, Camilla Boemio – un punto cruciale della sua ricerca creando solide conversazioni che sorgono tra oggetti sempre più imponenti, ognuno dei quali esprime la propria personalità e il proprio stato d’animo. Il risultato è un ambiente simile a una foresta psichedelica in cui oggetti potenti attraggono, respingono e alla fine assorbono tutti gli esseri viventi nel loro campo vivificante.

Nella mostra, l’uso di tecniche correlate collega opere animate dai colori contrastanti, forme accennate, sospese in un limbo biologico vegetale nel quale fanno capolino pianeti ma forse sono foreste, distese immense, paesaggi trasognati tutti caratterizzati da una giocosa serietà. Il diabond conferisce a queste opere la loro immediatezza fisica; generando contrasti netti e opportunità per sottili gradazioni. In ogni caso, questa esplosione di colore contiene un’ampia varietà di sfumature che, a loro volta, evocano spazi aperti all’interno di opere d’arte complesse.

Allo stesso tempo, i dettagli forniscono momenti inaspettati di dissonanza, dubbio e persino immobilità, ricordando che, al di là del suo effetto visivo, l’astrazione riguarda gli stati dell’essere.

Una carica estetico psicologica permea la mostra – in un gioco sempre più virtuoso di colori, particolari soffusi, mantriche evocazioni, vortici – che sembrano sempre nascere dal terreno immateriale dell’immaginazione. Il potere delle immagini è di mettere in gioco le loro affermazioni nel mondo reale mentre alludono alla presenza di un altro tipo di realtà che si dirama ad ogni angolo di questa mostra.

E’ questa ricerca costante nel collaudare nuovi confini, immaginari spettacolari, combinazioni cromatiche nei quali sperimentare desideri, sogni, ed aspirazioni nuove.

Quanto la bellezza può sublimare la vita? Quanto la vita assorbe questo flusso dirompente? La bellezza diventa una viscerale propensione che arriva a fare appello direttamente ai sensi.

I mondi prendono forma attraverso le superfici e altrettanto rapidamente svaniscono di nuovo, allo stesso modo, proprio quando l’atto di guardare genera sovraccarico ottico o dissonanza dirompente, gli accumuli di giochi di colore, di segni realizzati dall’artista rivelano tracce distinguibili di quell’abbandono, invitando gli spettatori a partecipare a processi di creazione che magistralmente coreografa.

Stupisce questa esuberante costruzione in digitale dell’astrazione, allo stesso modo consente al suo progetto di comunicare la più ampia gamma possibile di emozioni, dalla celebrazione all’estasi, dalla malinconia alla memoria. Questo, a sua volta, consente a Gasperoni di connettersi al pubblico all’interno e all’esterno dei luoghi d’arte tradizionali».