
CREMA Giovedì 22 maggio alle ore 21, presso l’Arci San Bernardino (Via XI Febbraio 14b) di Crema, si terrà la conferenza intitolata “Botero: non dipingo persone grasse”, un approfondimento dedicato all’arte e alla poetica di Fernando Botero, uno degli artisti più conosciuti e amati del panorama contemporaneo. Relatore sarà Simone Fappanni, insegnante, critico e storico dell’arte, che accompagnerà il pubblico alla scoperta del linguaggio unico di Botero.
La conferenza si concentrerà sul fraintendimento più comune legato alle opere di Botero: la sua rappresentazione di figure “grasse” non è una semplice esagerazione fisica, ma una scelta stilistica che mira a esprimere volume, presenza e una particolare visione estetica. Tra le opere più celebri che verranno analizzate vi sono la celebre reinterpretazione della “Mona Lisa” (1978), dove Botero trasforma il sorriso enigmatico di Leonardo da Vinci in un’espressione gioiosa e le forme si fanno morbide e tondeggianti, rimando alla sua precisa cifra artistica.
Altro capolavoro di sicuro interesse è “La Famiglia” (1998), un ritratto che esplora i legami familiari attraverso la tipica voluminosità delle figure. Non mancherà un approfondimento sulle sculture monumentali come “Donna allo specchio” (1987), una figura di grandi dimensioni, eseguita in bronzo ed esposta a Madrid, e “El Gato”, un’altra famosa scultura diventata un punto di riferimento pubblico a Barcellona.
La conferenza toccherà anche le opere di denuncia sociale di Botero, come la serie “Abu Ghraib” (2006-2007), e la serie “Il Circo” (1994), connotata da colori vivaci e personaggi teatrali.
L’evento, aperto a tutti gli appassionati di arte, si svolgerà in un’atmosfera informale offrendo un’occasione preziosa per conoscere più a fondo un artista che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, ironia e riflessione, attraverso un linguaggio immediatamente individuabile.
Durante la serata, oltre a visitare la personale dell’artista lodigiana Enrica Groppi, si potrà ammirare una raffinata “copia d’autore” di un’opera di Botero di collezione privata.