PAE-SAGGI RURALI: INAUGURATA LA PERSONALE DI LANZONI ALLE ANTICHE FORNACI

Callegari, Lanzoni e Fappanni durante il vernissage

PONTE DELL’OLIO. «La natura mi ha salvato da tante cose; essa, in maniera silente, ci salva e ci perdona». Così si è espresso, visibilmente commosso, Aureliano Lanzoni, in occasione del vernissage, alle Antiche Fornaci di Ponte dell’Olio della sua mostra personale “Pae-saggi rurali, visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre, martedì e venerdì dalle 10,00 alle 12,30, giovedì dalle 16,00 alle 18,30, sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,30. L’artista cremonese, residente nel paese piacentino, propone un saggio significativo della sua nutrita produzione creativa suddivisa in due grandi filoni tematici: la natura e il nudo.

La rassegna è stata introdotta dal vicesindaco, Fabio Callegari, che ha sottolineato l’importanza di creare momenti culturali e di incontro come questa significativa esposizione.

Durante il suo intervento introduttivo, il curatore, Simone Fappanni, ha evidenziato «l’estrema prossimità dell’artista verso la natura, intesa sia come natura vegetale che umana, basti pensare che le sue figure “senza veli” sono spesso inserite in scenari bucolici dagli evidenti rimandi simbolici. Inoltre, gli elementi naturali rimandano al ciclo vitale e agli elementi “minimi”, ma fondanti, del reale, sui cui il pittore si sofferma attraverso una pennellata densa e pastosa e un colore particolarmente materico».

Ricordiamo che Lanzoni si è da principio dedicato alla musica suonando musiche jazz al sassofono, dedicandosi, successivamente, soltanto alla pittura. Ha tenuto, con successo, diverse personali, e ha partecipato a numerose collettive, soprattutto con altri esponenti del Disillusionismo, movimento di cui è ideatore, allestendo rassegne in quasi tutti i castelli della Bassa parmense. Tale sodalizio, come scrive Manuela Bartolotti, «ha voluto attirare l’attenzione sui relitti di una coraggiosa sfida all’apparenza, oggetti abbandonati… cose ormai inutili ma resi significanti nell’emergere dal magma della materia, dai vortici e dagli strappi di colore, contrastato, violento, allineati in circuiti che solo “apparentemente” risolvono, ma che in realtà pongono domande».