Italianità: UN MURALE DI LAIKA DAVANTI ALLA SEDE DEL CONI CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO E DI ODIO

Italianità di Laika, courtesy of the artist (@laika1954)

ROMA. S’intitola Italianità il murale realizzato da Laika a Roma davanti alla Sede del Coni; l’opera raffigura Paola Egonu mentre esegue una delle sue straordinarie schiacciate durante i Giochi olimpici appena conclusi a Parigi che hanno visto la nazionale femminile di volley protagonista di una inarrestabile cavalcata fino conquista della medaglia d’oro, magistralmente condotta da coach Julio Velasco, eccellente nel dare coesione e serenità a un gruppo di campionesse, fra cui l’opposta nativa di Civitavecchia, autentico pilastro delle azzurre.

E’ la stessa artista a spiegare il significato di questo lavoro: “Nel nostro paese – scrive sul suo profilo Instagram (@laika1954) – non c’è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo. Credo in un futuro di inclusività, di accoglienza e di rispetto dei diritti umani.

Essere rappresentat* da atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova è un onore. Vederle con la medaglia più preziosa dei giochi olimpici al collo, mentre cantano commosse l’inno italiano è una gioia immensa. Dedico questo poster a tutti gli Italiani non riconosciuti come tali dal nostro stato.”

Nel lavoro di Laika si può osservare l’atleta con la medaglia al collo circondata da parole. “stop”, “hate” e “racism”, scritte sul pallone in volo mosso da uno spostamento di vento tricolore determinato dal gesto atletico, che sottolineano il senso, appena espresso, di questo murale:

Un’opera molto significativa, dunque, per sottolineare i valori che stanno alla base della convivenza civile e una severa condanna verso intollerabili forme di discriminazione.

Purtroppo, a poche ore dalla realizzazione, l’opera è stata vandalizzata. All’artista va tutta la solidarietà possibile. Tale atto dimostra ancora una volta – se mai ce ne fosse bisogno – quanta strada sia necessaria intraprendere per definire realmente “civile” la nostra società.

SIMONE FAPPANNI

Nota< Si ringrazia @laika1954 per avere concesso la riproduzione della sua opera