PENSIERO LENTO – PENSIERO VELOCE: COME NASCE UN’OPERA D’ARTE?

Gabriele Ermini, Licet insanire (Cave Canem), 2021. Olio e acrilico su tela, 120 x 100 cm , fonte: press kit I. Guzman

PIEVE DI CENTO. La Pinacoteca Civica “Graziano Campanini” di Pieve di Cento propone al pubblico, fino al 5 marzo, PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE, mostra collettiva a cura di Guido Molinari, che sancisce l’inizio di una collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la Pinacoteca, inserita all’interno del polo culturale “Le Scuole” di Pieve di Cento. Le due Istituzioni, infatti, hanno siglato una convenzione triennale che prevede una proficua condivisione di attività e progetti.

L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Pieve di Cento e dall’Unione Reno Galliera, coinvolge studentesse e studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che propongono opere realizzate con tecniche differenti: fotografia, ready made, installazione, scultura, dipinti ed elaborati grafici.

I giovani talenti provengono, in particolare, dal Biennio di Pittura (Petkov Aleksandar, Samuele Bartolini, Riccardo Bellelli, Luca Campestri, Gabriele Ermini, Federico Falanga, Francesco Levoni, Chiara Mecenero, Chiara Vitofrancesco), dal Biennio di Grafica d’arte (Francesco De Conno, Elisa Negroni, Matteo Ruggieri, Alfonsina Sica) e dal Triennio di Grafica d’arte (Sofia Bini, Chiara Cappellini, Alessia Cincotto, Aurora Deambrosi, Iris Fontana, Nives Frangi, Serena Gamberini, Sarah Martinoli, Giulia Quagliana, Andrea Riccobono, Maria Ludovica Russo).

Il titolo PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE focalizza l’attenzione sulle potenzialità creative di artiste e artisti che concepiscono le opere secondo queste due modalità. L’accento è dunque posto sulla fase ideativa dell’opera che a volte è caratterizzata da una sorta di intuizione immediata e improvvisa, altre volte è frutto di un lento progredire consequenziale. Queste due dimensioni della creatività in certi casi si possono cogliere anche in una successione che conduce al risultato finale. Ma molto spesso è anche il pubblico che fruisce l’opera d’arte facendosi guidare dall’intuito oppure prediligendo un’analisi più razionale: spesso la prima impressione conduce a un giudizio e a un’emozione estetica che può essere confermata o contraddetta da una valutazione successiva più approfondita, meditata e analitica.

Luca Borsari, sindaco di Pieve di Cento, ha dichiarato: “Dedicare all’interno del polo culturale ‘Le Scuole’ di Pieve di Cento una mostra delle opere di studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna è una delle rappresentazioni più belle ed efficaci della vitalità e del senso stesso che abbiamo da sempre desiderato per questo luogo. Sicuramente rappresenta il raggiungimento di uno degli obiettivi più alti che l’Amministrazione voleva perseguire quando proponemmo all’Accademia di Belle Arti di Bologna di stipulare una convenzione. Le Scuole di Pieve di Cento desiderano essere non solo una biblioteca, non solo una pinacoteca, non solo un luogo di incontro e di scambio aperto e accessibile a tutti ma anche un luogo in cui disseminare arte e cultura proprio grazie a chi dell’arte ha fatto l’essenza e l’orizzonte del proprio percorso formativo. Dare spazio all’esposizione di opere realizzate da giovani e promettenti studenti e studentesse dell’Accademia è un motivo di soddisfazione ma soprattutto è coronamento di uno dei sogni che facevamo quando immaginavamo il futuri de ‘Le Scuole’”.

Francesca Tassinari, assessore al Turismo e alla Valorizzazione del Sistema museale di Pieve di Cento, ha aggiunto: “La collaborazione tra l’Accademia di Belle arti di Bologna porta l’arte contemporanea, la ricerca e l’innovazione culturale più vicine a Pieve di Cento, a tutti i comuni dell’Unione Reno Galliera e della Città Metropolitana. La presenza delle opere degli allievi e delle allieve dell’Accademia a ‘Le Scuole’, rappresenta infatti un’opportunità di crescita e conoscenza per tutto il territorio. Se Pieve di Cento è la cittadina piena di arte e bellezza che conosciamo lo dobbiamo a chi in passato ha saputo riconoscere il grande valore che essa può costituire per una comunità e ha quindi deciso di investirci. Noi che raccogliamo oggi questa grande eredità abbiamo il dovere, e il grande piacere, di proseguire questo immenso lavoro e per farlo abbiamo bisogno più che mai dello sguardo e della creatività delle nuove generazioni. Grazie al proficuo lavoro fatto con la direttrice Cristina Francucci, il professor Molinari e i giovani talenti dell’Accademia, che voglio ringraziare per il grande impegno profuso, porteremo all’interno della Pinacoteca “Graziano Campanini” una mostra di alto profilo artistico, la prima di tante esposizioni di studenti dell’Accademia di Bologna che, ci auspichiamo, potremo continuare ad ammirare negli anni a Pieve”.

Cristina Francucci, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha concluso: “La collaborazione con La Pinacoteca Civica di Pieve di Cento è una grande opportunità formativa per le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna che hanno la possibilità, con questa esposizione, di cimentarsi con gli spazi di una splendida realtà museale. Ringrazio quindi il sindaco Luca Borsari e l’assessore Francesca Tassinari per aver permesso che questo luogo diventi una palestra di allenamento per promuovere la creatività giovanile e accolga un’esperienza volta ad accompagnare la nascita di nuovi talenti. Un pensiero va a Graziano Campanini, a cui la Pinacoteca è intitolata, che nella sua importante carriera ha sempre sostenuto e promosso la partecipazione attiva dei giovani artisti condividendo diversi progetti con la nostra Istituzione“.

Ingresso libero

Orari: sabato e domenica, ore 10-18.

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa Irene Guzman