PER CATERINA! OMAR GALLIANI PRESENTA IL SUO GRANDE DISEGNO

Omar Galliani, Grande disegno italiano, 2005, matita su tavola, cm 500×623

FORLI’. É sempre interessante leggere o ascoltare le parole di un artista quando parla della genesi di una sua opera. Il piacere è ancora più grande quanto le parole sono di un grande maestro. Come nel caso di Omar Galliani che presenta l’opera presentata, nel giugno scorso, in occasione del Festival Caterina di Forlì.

Queste le parole dell’artista:

“Per Caterina! Non nascondere il volto tra la luce e l’ombra, tieni alto lo sguardo e specchiati nell’acqua di questa notte dove il cielo è vuoto di stelle. Il disegno ti dona e tra la pelle del pioppo e l’argento della grafite riuscirò a trovarti.

Ad un volto tra mille ho donato il mio respiro nel tessere l’ordito di un disegno che non finisce mai e stenta a raggiungere il bordo in questa notte senza stelle. Mi hai portato qui nell’ombra di un ritratto che ho perduto nel tempo di un disegno infinito. Non so darti un nome, un nome in fondo non è niente, soltanto un ricordo, il disegno è già… nome!

Non so cosa sia l’ispirazione, meglio parlare di “respirazione” quando si disegna un’opera di queste dimensioni: 5 metri di altezza per oltre 6 metri di lunghezza con una e cento matite Faber-Castell in tasca.

Dove ho trovato il volto? Nella tratta Reggio Emilia / Milano Centrale in un mattino di novembre. Il riflesso di un volto femminile sul finestrino del treno mentre la pioggia scendeva sul vetro e Lei assopita dormiva. Realizzai così un piccolo disegno a biro sull’ultima pagina di un racconto (stavo leggendo Lento ritorno a casa di Peter Handke). Lei, la dormiente, non si accorse di nulla e mai lo saprà, forse.

La grande tavola di pioppo, appesa sulla parete del mio studio, ha fatto il resto. Ogni giorno, per sei mesi, mi sono arrampicato su di un vacillante trabatello con le matite in tasca. L’acqua alla base dell’opera è idealmente quella del giorno di pioggia dove Lei, inconsapevole, si specchiava”.

Omar Galliani, Artista

FONTE. Il presente contributo è tratto dalla newsletter Good Vibes by CSArt #4. Si ringrazia Chiara Serri -CSArt per la gentile concessione.