POESIA E PITTURA ALLA ROCCA DI MONTICELLI

TRAMONTO SUL PO (OLIO SU TAVOLA – 25X30) DI ENRICA GROPPI

MONTICELLI D’ONGINA. La mostra di pittura “Corsi d’acqua” allestita dal 21 aprile (inaugurazione alle 10,30) a Monticelli d’Ongina presso la Rocca sui paesaggi padani e fluviali è accompagnata dalla esposizione di alcuni testi poetici di autori che hanno dedicato versi al Grande Fiume. Gli autori selezionati sono sei, cinque poetesse e un poeta, Tiziana Botti, Manuela Copercini, Piera Cuzzoli, Vincenzo Montuori, Vittorina Sarzi e Luisa Trimarchi; è chiaro che l’approccio al tema “Po” è diverso a seconda dell’orientamento ispirativo dei differenti autori.

Si può osservare, infatti, nel caso dei poeti proposti per questa occasione, che alcuni preferiscono un approccio ispirativo più descrittivo e ampio verso il tema; altri utilizzano il tema in uno schema formale più sintetico, associandolo a metafore più marcatamente concettuali.

Botti ci propone un discorso lirico visivamente efficace con immagini lineari e accattivanti, un discorso che si chiude con una clausola originale: il fiume “per sempre s’espande/ e diventa mare// Acqua da amare.”.

Le soluzioni poetiche che ci offre Copercini sono più ampie di quelle della Botti e collegano l’immagine del fiume a un orizzonte tendente all’infinito.

La poesia di Cuzzoli è, invece, nella sua misura lunga e poematica, veramente fluviale e tutta giocata sulla soggettività dei protagonisti.

Montuori ci propone una lettura fortemente simbolica del Grande Fiume, con il suo testo tutto costruito sull’analogia tra lo scorrere del fiume e lo scorrere del tempo. Ampie sono le strutture della poesia di Sarzi nelle quali il fiume si espande e nel contempo si contrae in immagini di forte sinteticità.

Nella poesia di Trimarchi, infine, il Po diventa una sorta di interlocutore ideale che conduce un discorso muto con la poetessa. In sostanza, il tema del nostro fiume è così ampio che può essere declinato in molteplici modi; e questo lo attestano non solo i nostri autori ma ovviamente anche i grandi poeti del Novecento che ne hanno trattato: da Pavese a Bertolucci, da Bevilacqua a Bellintani.