Mi piace fare da guida nei musei e nelle gallerie, soprattutto perché credo che l’arte e gli artisti siano patrimonio di tutti, anche di chi, come si dice, “non è del mestiere”, oppure svolge in modo eccellente un lavoro lontano anni luce dall’arte ma che per interesse o per curiosità s’interessa alle Beax-Arts. Una delle cose che fa qualsiasi giuda, anche la più scalcinata, è pronunciare all’inizio dell’itinerario la canonica frase: “Se avete domande… Chiedete pure”. Giusto. Sì, ma fino a un certo punto. Perché in tutti i gruppi di gitanti c’è sempre un lui, ma più spesso una lei (non me ne vogliano le lettrici donne), che rivolge quesiti in continuazione, con una petulanza e un’insistenza che lasciano sconcertati, mettendo a dura prova la malcapitata guida e la pazienza della comitiva. Anzi, a volte fanno domande alla guida per metterla alla prova, per cercare di coglierla in fallo, per contraddirla avendo letto da qualche parte che le cose dette, in realtà, stanno in modo diverso. Per non parlare delle loro “interpretazioni personali” di questo o di quel capolavoro. Beninteso: è vero, come dicevo all’inizio, che arte e artisti sono di tutti, ma faccio molta fatica a ritenere opportuno offrire interpretazioni personali durante un giro turistico. Ovviamente anch’io ho dovuto esercitare molta pazienza coi “gitanti petulanti”. Ricordo di avere infranto il mio record di sopportazione dopo tre ore e mezza in un museo americano quando, davanti a un quadro di Edward Hopper ( https://www.edwardhopper.net ), il pittore del silenzio, ho detto alla petulante in questione – che aveva bollato il dipinto come “triste e noioso” – lanciandosi in un monologo senza fine sul fatto che lei preferisce, cito testualmente “quadri più allegri”. “Vede l’artista qui ha raffigurato il silenzio. Un silenzio assoluto, gravido d’attesa. Quel silenzio d’oro che lei infrange in continuazione. I quadri esigono silenzio e ascolto”. La signora non si è data per vinta, rincarando la dose: “Posso fare una domanda su questo quadro?”, intendendo ancora la tela di Hopper. Il “no” corale di tutta la comitiva le ha dato la giusta risposta. Potere di Hopper?
AUTORE: SIMONE FAPPANNI © RIPRODUZIONE DEL TESTO RISERVATA