«PUÒ ESSERE STATO DIPINTO SOLO DA UN PAZZO». È DI MUNCH LA FRASE SCRITTA SUL FAMOSO URLO

E. Munch, L’urlo (titolo originale: Skrik), Oslo, Galleria Nazionale della Norvegia (Credit: Wikipedia)

OSLO. «Può essere stato dipinto solo da un pazzo». Così si legge in alto a sinistra nella prima versione del celebre Urlo (1893) di Edvard Munch. Per anni gli studiosi si arrovellati il cervello per cercare di individuare l’autore di questa iscrizione a matita. Ora non ci sono più dubbi. A scriverla è stato lo stesso pittore norvegese.

Lo annunciano con soddisfazione gli operatori del Museo Nazionale della Norvegia, diretto da Britt Guleng, a seguito di particolari analisi basate su approfondite indagini agli infrarossi.

Resta ancora qualche dubbio sulle motivazioni per le quali il pittore abbia deciso di apporre questo breve ma significativo testo. Pare che sia il gesto derivi dalla non entusiastica accoglienza dell’opera presso la critica e il pubblico coevo. Poi la storia ha detto altrimenti, tant’è vero che anche una delle emoji dei nostri cellulari (😱)si ispira proprio al capolavoro del grande artista.

Ma al di là di questo dettaglio, che conferma la costante presenza del dipinto nella cultura popolare, va detto che l’opera rappresenta, in modo assoluto, l’ansia e l’inquietudine umana, con una forza espressiva travolgente.

Lo stesso Munch parla del momento in cui ebbe l’idea di questo quadro: «Una sera camminavo lungo un viottolo in collina nei pressi di Kristiania – con due compagni. Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima. Il sole calava – si era immerso fiammeggiando sotto l’orizzonte. Sembrava una spada infuocata di sangue che tagliasse la volta celeste. Il cielo era di sangue – sezionato in strisce di fuoco – le pareti rocciose infondevano un blu profondo al fiordo – scolorandolo in azzurro freddo, giallo e rosso – Esplodeva il rosso sanguinante – lungo il sentiero e il corrimano – mentre i miei amici assumevano un pallore luminescente – ho avvertito un grande urlo ho udito, realmente, un grande urlo – i colori della natura – mandavano in pezzi le sue linee – le linee e i colori risuonavano vibrando – queste oscillazioni della vita non solo costringevano i miei occhi a oscillare ma imprimevano altrettante oscillazioni alle orecchie – perché io realmente ho udito quell’urlo – e poi ho dipinto il quadro L’urlo» (Da E. Munch, Frammenti sull’arte, a cura di Marco Alessandrini, Milano, Abscondita, pp. 46-47).

AUTORE: SIMONE FAPPANNI

PER APPROFONDIRE: https://www.munchmuseet.no/en/

Un video in cui viene analizzato il dipinto di Munch

NOTA. Immagine dell’opera tratta da Wikipedia