QUATTRO RAGAZZE TENTANO DI IMBRATTARE IL SEMINATORE DI VAN GOGH

Van GoghIl seminatore, 1888 circa. Olio su tela, 64,2×80,3 cm. © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands, fonte: press kit uf Stampa Arthemisia, immagine inserita al solo scopo di presentare l’accaduto.

ROMA. Ci risiamo. Altre persone hanno cercato di imbrattare un dipinto per motivazioni francamente difficili da comprendere. E’ successo venerdì a Roma, presso Palazzo Bonaparte, quando, come apprendiamo da un nota stampa, “quattro ragazze, autodefinitesi ambientaliste del gruppo Ultima Generazione, hanno tentato con un gesto tanto plateale quanto inutile, di imbrattare con un passato di verdura il dipinto Il Seminatore, di Vincent Van Gogh, esposto nella importante rassegna a lui dedicata”. Per fortuna l’azione non ha portato al danneggiamento del dipinto, in quanto protetto da un vetro.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, così si è espresso in merito: “Attaccare l’arte è un atto ignobile che va fermamente condannato. La cultura, che è alla base della nostra identità, va difesa e protetta, non certo utilizzata come megafono per altre forme di protesta. Peraltro il nostro patrimonio culturale va tutelato proprio dalle conseguenze del cambiamento climatico. Questo ennesimo gesto non può quindi passare come legittima espressione di protesta. E’ giusto, proprio oggi, ricordare che i reati contro i beni culturali sono puniti gravemente e che gli autori sono perseguibili penalmente”.

Dichiara altresì Iole Siena, Presidente di Arthemisia, società che ha organizzato in collaborazione con il prestigioso Kröller-Müller Museum di Otterlo, la rassegna:
“Sapevamo dal primo giorno che sarebbero venuti a manifestare all’interno della mostra di Van Gogh, eravamo pronti e sapevamo che non si poteva evitare.
Le misure di sicurezza adottate hanno fatto si che l’impatto sia stato quasi impercettibile, non avendo potuto portare all’interno della mostra né borse, né zaini né altro di voluminoso.
L’opera non ha subito nessun danno, ed è quello che conta.
Ciò detto, ritengo che il gesto mediatico - perché di questo si tratta - sia decisamente da condannare, un’azione stupida fatta da gente stupida. Che ottiene l’effetto esattamente contrario a quello voluto, perché identificare
gli ambientalisti con i vandali non giova alla loro causa, tutt’altro.
Non è facendo azioni orribili che si crea consenso sui temi importanti, e di certo non è distruggendo l’arte che salveranno il pianeta.
Alla fine, le opere non hanno subito danni, musei e mostre beneficiano di un’attenzione mediatica importante, gli unici che ne escono con le ossa rotte, condannati dall’opinione pubblica e senza risultati concreti, sono proprio i
manifestanti”.

La mostra presenta 50 opere del grande maestro olandese, per raccontarne attraverso un percorso emozionale e suggestivo le vicende umane e artistiche. Aperta al pubblico lo scorso 8 ottobre sta ottenendo un grande consenso di pubblico; lo testimoniano
gli oltre 80.000 visitatori e le lunghe code quotidiane di persone in attesa di poterne ammirare i capolavori.

AGGIORNAMENTO.
La società Arthemisia, produttrice e organizzatrice della mostra, precisa i fatti.
Nella giornata di venerdì 4 novembre, alle ore 12.00 quattro ragazze di giovane età sono entrate in mostra separatamente, acquistando regolare biglietto d’ingresso.  Non avevano né borse né zaini, perchè il protocollo di sicurezza adottato prevede il deposito obbligatorio di tutti i contenitori voluminosi.  Le ragazze si sono “mimetizzate” in un gruppo che stava effettuando la visita guidata alla mostra e, una volta di fronte al quadro, hanno estratto repentinamente da sotto i vestiti due piccoli barattoli contenenti la zuppa di verdure e l’hanno lanciata verso il quadro.
Non vi sono stati danni sia perchè a quantità di liquido - grazie alle misure di sicurezza adottate - è stata minima, sia perchè il quadro era  protetto da un vetro.

Il dipinto non ha quindi subito alcun danno anche grazie alla tempestiva attuazione del protocollo di sicurezza e il conseguente intervento delle Forze dell'Ordine che hanno così consentito una rapida rimozione dell'opera dalla sua sede per i dovuti accertamenti e rilevamenti dello stato di conservazione in un luogo deputato.

Come già dichiarato dalla Presidente di Arthemisia Iole Siena, visti i molteplici e recenti attentati al patrimonio artistico internazionale da parte di alcune associazioni ambientaliste, Arthemisia in accordo con il Kröller-Müller Museum e le Forze dell'Ordine, aveva già stabilito un protocollo di sicurezza e potenziato la stessa all’interno dello spazio espositivo aumentando i controlli in ingresso.

Come da ultima dichiarazione ufficiale del Kröller-Müller Museum di Otterlo: “Il seminatore di Vincent van Gogh è risultato integro dopo che ieri, a Roma, è stata lanciata della zuppa da parte di attivisti per il cambiamento climatico. La cornice ha subito lievi danni. Dopo un'attenta indagine in loco da parte di un conservatore del museo, Il seminatore esposto a Palazzo Bonaparte in prestito dal Kröller-Müller Museum potrà essere nuovamente esposto al pubblico 

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l'accaduto: press kit Ufficio stampa Arthemisia