QUOTIDIANE CONGIUNZIONI: FEDERICI E TOMMASI AL CENTRO ARTE PERINI

Pettirosso, un dipinto di Andrea Federici, e un’opera di Gaetano Tommasi

CASTELVETRO P.NO. S’intitola “Quotidiane congiunzioni” la bipersonale allestita al Centro Arte Perini a Castelvetro Piacentino, in Località Ponte 7, dall’11 febbraio al 9 marzo. La mostra propone le opere recenti di Andrea Federici e Gaetano Tommasi.

Federici è nato a Casalmaggiore da una famiglia con ascendenti artisti e artigiani. Ha compiuto gli studi all’Istituto d’Arte P.Toschi di Parma e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna con il professor  Pozzati. Ha esperimentato diversi linguaggi pittorici, da principio occupandosi anche di fotografia artistica, che ha poi successivamente abbandonato in favore della pittura, passione coltivata fin da adolescente. Profondamente attratto dall’arte figurativa, ha conosciuto ancor giovane il pittore Tino Aroldi, che frequentava la sua famiglia, che ha avuto una certa influenza nella sua pittura, soprattutto sull’idea del paesaggio.

Dopo l’Accademia ha studiato le tecniche della pittura antica, con la quale ha realizzato un ciclo di quadri con ispirazione spirituale-religiosa. Si è poi incamminato nella direzione di tecniche più moderne, che gli consentano una resa spontanea e vibrante, per uno sguardo più intimo e riflessivo. Attualmente la struttura delle sue opere si è fatta più complessa, la concezione più eterogenea, una commistione tra passato e presente, tra realtà e immagini interiori. Vive e opera a Casalmaggiore.

Quanto a Tommasi, è nato a Lizzano, in provincia di Taranto. Appassionato di pittura sin da giovane, approccia da autodidatta ad un proprio filone di ricerca realizzando opere che si connotano per una sensibile vena Neosurrealista. Riprende l’approfondimento sulla pittura dopo la Laurea in Scienze Biologiche e quella in Comunicazione e Marketing all’Università di Modena e Reggio Emilia. 

Dal 2011 inizia ad approfondire la pittura in modo sistematico e più organico, pur essendosi sempre dedicato al disegno con colori a tempera e gouache come autodidatta per molti anni. Inizia a frequentare corsi per la tecnica e l’uso del colore ad olio. Per alcuni anni frequenta vari atelier, confrontandosi con i rispettivi maestri per comprendere l’uso dei colori, i loro significati e le valenze psicologiche.

Nel 2022 completa gli studi in Arti figurative all’Istituto Europeo del Design di Como. Il confronto più importante è stato con il maestro e amico Federici; confronto, tuttora in atto, che si è esteso agli aspetti interiori e più personali e profondi della pittura, tanto da proporre insieme ad Andrea una scelta di lavori in seno a questa mostra.

«La ricerca sul significato più intimo e profonde del “fare arte” accomuna Federici e Tommasi – scrive il curatore, Simone Fappanni –, due artisti poliedrici che amano sperimentare, all’interno delle infinite pieghe del colore, i terreni sempre fertili della figurazione.

Andrea attraverso una notazione profondamente introspettiva, tanto che il soggetto ritratto si mostra nella sua essenza mediante sguardi e posture che ne riflettono l’animo; Gaetano, invece, pratica un simbolismo mimetico che si svela poco a poco, ma efficacemente, davanti al fruitore, in un continuo rimando di significati e significanti.

La preziosità del sogno e la morbidezza del colore sono, infine, un altro elemento che idealmente congiunge l’impegno dei due autori che si stanno distinguendo, nel panorama artistico contemporaneo, per una schietta originalità stilistica, ciascuno con le proprie peculiarità».

La mostra è visitabile gratuitamente, fino al 9 marzo, da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30, giovedì solo al pomeriggio. Per informazioni, fappanni71@gmail.com.

La locandina della mostra