RED ZONE: UN MURALE DI NELLO PETRUCCI LEGA IDEALMENTE MARTE A POMPEI

Nello Petrucci, Red Zone (courtesy of Artist)

POMPEI. S’intitola “Red zone” il nuovo murale di Nello Petrucci realizzato in via Plinio, accanto al Parco Archeologico.

Il lavoro, di ben 4 metri x 250cm di carta e halftone, lega idealmente l’antica città sepolta dal Vesuvio nella tremenda eruzione del 79 d.C. e l’esplorazione marziana.

Infatti quattro figure nei tipici abiti romani sono posti accanto al rover Perseverance, che sta eplorando il suolo del “Pianeta rosso” dallo scorso 18 febbraio, inviando sulla Terra delle straordinarie immagini.

Pianeta rosso, Rosso pompeiano e Zona rossa (quella in cui si trova il territorio campano) sono tre elementi che l’artista riesce magistralmente a legare in un lavoro davvero intenso e coinvolgente che stimola a una profonda riflessione sull’esistenza.

L’occasione è propizia per presentare anche uno degli ultimi lavori dello street artist partenopeo. Si tratta dell’opera “Maschere”, un omaggio ad una delle ultime maschere di Napoli, Raffaele Viviani, grande commediografo di cui lo scorso marzo sono trascorsi 71 anni dalla scomparsa.

Mschere (courtesy of Artist)

«La lotta mi ha reso lottatore», scrisse Viviani in Dalla Vita alle scene. «Dicendo lotta intendo parlare, si capisce, non di quella greco romana che fa bene ai muscoli e stimola l’appetito, ma di quella sorda, quotidiana, spietata, implacabile che ogni giorno si è costretti a sostenere. E la mia vita fu tutta una lotta: lotta per il passato, lotta per il presente, lotta per l’avvenire. Con chi lotto? Non col pubblico, il quale anzi facilmente si fa mettere con le spalle al tappeto, ma con i mille elementi che sono nell’anticamera, prima di giungere al pubblico. Parlo del repertorio, delle imprese, dei trusts, dei trusts soprattutto. Oggi come ieri, l’uomo di teatro è in lotta continua coll’accaparramento dei teatri di tutta Italia, i quali sono tenuti e gestiti da pochissime mani, tutte strette fra loro».

Un video dedicato a Viviani

CREDIT. Foto delle opere: courtesy of Nello Petrucci