CASTELVETRO P.NO «Sono nato a Santa Maria degli Angeli, un cascinale abitato da circa trenta-quaranta famiglie tutte di contadini, a quattro chilometri da Pralboino, il 9 ottobre 1930». Così si presenta Giuseppe Merigo, indimenticabile artista scomparso qualche anno fa in una nota con cui si apre l’elegante catalogo 50 anni di colore. E a questo grande artista è dedicata la nuova mostra al Centro Arte Perini in Località Ponte 7.
L’allestimento, intitolato “Emozioni e colori”, comprende una quarantina di opere messe a disposizione della famiglia e può essere visitato dal 7 maggio al 9 giugno.
Autodidatta, ha tenuto la personale d’esordio nel 1963 alla Galleria dell’Associazione Artisti Bresciani, nella città della Leonessa, primo di una lunga serie di appuntamenti espositivi che lo ha condotto a presentare con successo i suoi lavori in decine di importanti mostre riscuotendo positivi consensi di pubblico e critica.
Suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private e non mancano le antologiche ordinate in spazi prestigiosi.
«L’esposizione – spiega il curatore, Simone Fappanni – prende in considerazione tre fra i più importanti cicli pittorici eseguiti dal maestro nell’arco di una carriera che ha lasciato una profonda traccia di sé e dunque un’eredità artistica su cui appare giusto e corretto soffermarsi.
A cominciare da ariose composizioni naturamortiste in cui oggetti d’uso comune, come ciotole e brocche, si alternano sul piano visivo a succosi frutti e tenere verdure.
Non poteva mancare, nella sezione centrale dell’allestimento, un ampio saggio della paesaggistica di Merigo, a cominciare dalle nevicate, che il pittore ha saputo declinare con perizia immaginativa inimitabile, tanto che il soffice manto di neve che riluce nei suoi quadri invernali ha un sapore eterno e antico estremamente godibile.
La stessa decisione la si ritrova nelle pennellate con cui vengono definiti gli scorci della terra padana, ammantati da una sottile poesia lirica, e altri scenari.
Un’architettura coloristica non dissimile la si nota nelle tante composizioni floreali che costituiscono la terza e ultima parte dell’allestimento. Brillantezza cromatica e innato senso del “vero” fanno di questi quadri delle prove efficacissime di un realismo lirico estremamente originale e davvero coinvolgente».
«Periodicamente – conclude Massimo Perini – nel programma espositivo figurano retrospettive di maestri d’arte specialmente del secondo Novecento, la cui produzione merita d’essere sempre valorizzata».
INFO
La mostra è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30, giovedì solo al pomeriggio. Per informazioni, fappanni71@gmail.com.
CATALOGO
Catalogo monografico disponibile in mostra.
La locandina della mostra