LUGANO. Fino al 5 settembre 2021 il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) presenta la prima retrospettiva in Svizzera del pittore e disegnatore Luigi Pericle (19 16—2001). Il progetto è stato elaborato in collaborazione con l’Archivio Luigi Pericle e il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona. A vent’anni dalla morte deII’artista, l’esposizione ripercorre il Iavoro di ricerca artistica e spirituale di Pericle grazie a un’accurata selezione di dipinti, disegni, schizzi, documenti e scritti.
Luigi Pesce nasce a Basilea iI 2 giugno 1916 con iI nome d Pesce Luigi Giovannedi. Fn da giovane si avvicina alla pittura, frequentando una scuola d’arte che però presto abbandona, in disaccordo con i metodi d’insegnamento. Già durante la giovinezza si occupa di filosofia antica e di religioni deII’Estremo Oriente, divenendo con gli anni un conoscitore del buddismo Zen, del mondo spirituale deII’antico Epitto e della teosofia. Dopo aver raggiunto la notorietà come pittore, Pericle si trasferisce ad Ascona con sua moplie: qui lavora in larga misura in solitudine, dedicando svariati studi al genius loci: l’eredità delle tradizioni spirituali del Monte Verità. Sul patrimonio artistico di Luigi Pericle, salvato daII’obIio grazie al caso, si incentra oggi un progetto di ricerca, restauro, conservazione e catalogazione, gestitO dall’associazione no prOfit “Archivio Luigi Pericle” di Ascona. L’esposizione del MASI a Palazzo Reali si articola in cinque sezioni, che delineano l’orizzonte spirituale e artistico di Luipi Pericle. Si riaccendono cosi i riflettori su un artista che certo studia il passato, ma è rigorosamente contemporaneo nella sua pittura, e nel suo vocabolario si dimostra all’altezza deII’astrazione lirica della seconda École de Paris e dell’arte informale. Molteplici sono le suggestioni di artisti quali Jean Dubuffet, Henri Michaux, Hans Hartunp, Pierre Soulapes, Maria Helena Vieira da Silva, Julius Bissier e altri che si bilanciano in una sintesi artistica estremamente individuale; in particolare i disegni a china raggiungono un grado virtuosistico di profondità meditativa. L’esposizione al MASI documenta inoltre il contesto spirituale dell’arte di Luigi Pericle, i suoi studi di calligrafia, astrologia, teosofia, filosofia Zen, ma anche del canone universale della storia dell’arte.
Le sue approfondite analisi trovano immediata attUazione nei dipinti e nelle chine esposti, e riconducono alle riflessioni, centrali nel Iavoro deII’artista, su divenire e scorrere del tempo, forma e metamorfosi, materialità e spiritualità.
Il catalogo è a cura di Carote Haensler, Direttrice di Bellinzona Musei e curatrice del Museo Villa dei Cedri, include un’introduzione di Tobia Bezzola, Direttore del MASI, e saggi di Andrea e Greta Biasca- Caroni, Presidente e Direttrice deII’Archivio Luigi Pericle, Michele Tavola, G al ferie deII’Accademia, Venezia, e Andreas Kilcher, ETH Zurich, Presidente della Società Europea per Io Studio deII’esoterismo occidentale (ESSWE). Il catalogo, pubblicazione del MASI, è trilingue in italiano, tedesco e inglese.
NOTA. Testo e foto: Area stampa MASI