RETROSPETTIVA DI PAOLO MARCHETTI AL CASTELLO MEDICEO: IN RICORDO DEL MAESTRO

Un dipinto di Marchetti

MELEGNANO. S’intitola “L’incanto della natura” la mostra retrospettiva dedicata a Paolo Marchetti, grande artista toscano per tanti anni residente a Vizzolo Predabissi, scomparso lo scorso dicembre, allestita al Castello Mediceo (Piazza Vittoria) dal 5 all’11 ottobre. La mostra sarà presentata, alla presenza delle autorità e dei famigliari del maestro, domenica 6 alle 18.00, con l’introduzione del critico e storico d’arte Simone Fappanni. 

La rassegna, che vanta il patrocinio dell’amministrazione comunale, propone una scelta di lavori appositamente selezionati dal pittore pochi giorni prima della scomparsa.

Marchetti stava, infatti, preparando un’esposizione da allestire proprio nell’antico edificio melegnanese. Nato a Livorno ha tenuto, con successo, corsi d’arte e mostre personali in prestigiosi spazi espositivi italiani, distinguendosi non solo per il grande talento creativo, ma anche per l’estrema generosità. Ha proposto i suoi quadri a Firenze, Milano, Quinzano, Casaletto Vaprio, Lavenone, Cremona, Castell’Arquato e San Donato.

Fra i suoi successi vale la pena ricordare il primo Premio conseguito nella settima edizione del Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea promosso dal Circolo Culturale “G. Brodoloni” di Peschiera Borromeo e il Primo Premio al Concorso Nazionale “Giacomo Malfanti” di Monticelli nella sezione Pittura. «Nei suoi pezzi – spiega Fappanni – si manifesta un infinito amore per la natura.

Assieme alla ricerca cromatica va sottolineata, nella pittura di Paolo, la sperimentazione luministica. Inoltre, l’alternarsi delle stagioni e il ciclo vitale sono al centro del suo comporre, entro il quale viene bandita qualsiasi ovvietà».

Il maestro Paolo Marchetti

L’antologica, propone non soltanto opere eseguite a olio, sia su tela che su tavola, ma anche gli acquerelli e i pastelli. Sono, infatti, queste le tre tecniche che l’artista ha praticato con uguale passione e trasporto, eseguendo, spesso i suoi lavori “en plein” air, alla maniera degli impressionisti francesi, che apprezzava tanto quanto i macchiaioli della sua Toscana.

«Tengo sempre in macchina – confidava agli amici – cavalletto e colori. Se lungo la strada vedo qualche scorcio interessante mi fermo e comincio a dipingere. Se non ho tempo, invece, traccio un rapido schizzo sul mio taccuino per poi eseguire l’opera in studio».

La mostra, accompagnata da una elegante brochure, è visitabile gratuitamente dalle 17.00 alle 19.00.