RIPRENDONO LE ATTIVITÀ CULTURALI A PALAZZO DUEMIGLIA: MOSTRE, CONFERENZE, LIBRI E CORSI D’ARTE ANCHE D’ESTATE

Palazzo Duemiglia. Da sinistra: Giorgio Denti, Riccardo Bozuffi e Simone Fappanni

CREMONA. Dopo la sospensione dovuta all’emergenza pandemica riaprono i battenti, in Largo Madre Agata Carelli 4, di Palazzo Duemiglia, con le attività culturali promosse dal Centro Pinoni.

«Il nostro sodalizio, spiega il presidente, Giorgio Denti, anche nel momento di massima diffusione del virus, ha mantenuto i contatti con il pubblico, proponendo contenuti online, coltivando però la speranza di poter riprendere a vivere di persona le tante esperienze che animano lo spirito della nostra associazione che da sempre ha una spiccata vocazione sociale e culturale».

«La programmazione riprende da dove avevamo smesso, aggiunge il curatore, il critico Simone Fappanni. Anzi, l’offerta è stata ulteriormente ampliata per contribuire alla vita culturale della nostra città con nuove proposte accanto a quelle che già hanno avuto ampi consensi». A conferma dell’impegno a favore del grande pubblico su temi di grande attualità è la mostra con cui riprende la programmazione espositiva. Si tratta della rassegna “Allegoria della migrazione” con le fotografie di Gianluigi Bruschi e i dipinti di Denti. L’esposizione si apre il 18 giugno alle ore 18 e chiude il 3 luglio. Segue una rassegna a tema libero.

Il Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti (terzo da sinistra),
posa con Fulvio Fiorini e alcune allieve in occasione della prima edizione del Corso di Acquerello

Martedì 29 giugno riprende, invece, il corso di acquerello, anche per principianti, tenuto dal pittore Fulvio Fiorini. Il corso si svolge fino al 30 settembre ogni martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Diversi i soggetti e i temi trattati, dal paesaggio alla composizione floreale svolti con la tecnica dei colori ad acqua (per informazioni, cel. 388.7845653).

A breve inizierà anche il corso di figura di Mariarosa Mosca. A settembre sono previsti due appuntamenti espositivi, con la mostra Dante: dalla parola all’immagine, con l’uscita di due volumi nella Collana I Quaderni di Palazzo Duemiglia, con testi di Fappanni, Vincenzo Montuori, Erminio Morenghi e Stefano Prandini, e l’antologica di Mariolino da Caravaggio, detto il Falsario, fra i protagonisti dell’arte del secondo Novecento, di cui sarà presentata la monografia ufficiale. Accanto al maestro esporranno le pittrici Fiorenza Gavioli, Noris Ferrari ed Elena Saliani, parenti strette del maestro.

Mariolino da Caravaggio, il Falsario (credits: courtesu of famiglia dell’artista)

Doppio appuntamento anche a ottobre: una mostra fotografica e l’antologica di Giorgio Facciocchi, indimenticato maestro dell’arte cremonese.

Sempre a ottobre si terrà la terza edizione del corso serale gratuito di storia dell’arte dal titolo Tintoretto, Caravaggio e gli altri “precursori” della fotografia. Se le disposizioni ministeriali lo consentiranno, inizierà un corso di terracotta per gli studenti condotto da Riccardo Bozuffi.

MOSTRA ANTOLOGICA DI GIORGIO FACCIOCCHI FINO 3 APRILE A CREMONA -
L’indimenticato pittore Giorgio Facciocchi

Novembre, invece, sarà dedicato all’arte astratta, mentre a dicembre sarà la volta della collettiva “Life” con artisti cremonesi e di altre province.

Fra gli incontri in programma figura la presentazione del nuovo libro di racconti di Aurelia Rossi dal titolo “Porfiria e altri racconti”. Si tratta, come si legge nelle note editoriali, di “una breve collezione di situazioni paradossali che rappresentano squarci di vita, vissuta o fantasticata. Vengono messe in rilievo le fatiche della quotidianità, le trame sottili che si celano dietro i rapporti consolidati, i piccoli o grandi segreti che appartengono a ognuno di noi. Vi è un lieve stupore nella constatazione di quanto impercettibili siano i movimenti dell’animo umano che, alla ricerca della felicità nel tentativo su sfuggire alla solitudine, trova spesso solo piccoli sollievi o delusioni”.

Parimenti interessante sarà la presentazione del volume Racconto di migrazioni interne di Franco Sarcinelli. “Il testo, spiega l’autore, l’ho scritto esclusivamente per​ i miei familiari e i miei amici. Si intitola “Sette anni​ a Milano (1949-1956). Storie di un bimbo venuto​ dal Sud”. E’ la mia storia, quindi​ appartiene a un genere​ -micro- ma contiene spunti che aprono lo scenario dell’atmosfera della Milano dei​ cosiddetti “anni difficili”, e quindi la storia -macro – dell’Italia da poco uscita dai disastri del fascismo e della seconda guerra mondiale. Chiusa la mia vicenda con il passaggio in prima media, aggiungo in appendice qualche cenno sulla storia dei miei genitori che per una serie di coincidenze varca i confini italiani passando per New York, la Libia e perfino la Cina. A dire che la mia piccola storia esemplifica​ quanto di emigrazione scorre nel sangue di noi italiani. Non possiamo dimenticarlo​ e questo racconto ne è una semplice​ ma diretta testimonianza.”

Per informazioni, fappanni71@gmail.com L’accesso alle sale avviene in stretta osservanza delle norme anti Covid-19.