ROSSELLA TAVCAR IN MOSTRA ALL’EX BORSINO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Proteggimi, un dipinto di Rossella Tavcar, courtesy of the Artist

CREMONA. Dal 30 settembre al 2 ottobre la pittrice Rossella Tavcar presenta una scelta di lavori recenti a Cremona negli spazio dell’Ex Borsino della Camera di Commercio. Nella sala di via Solferino 29, aperti al pubblico dalle 10.00 alle 21.00, è in programma un recital in occasione del vernissage in programma sabato 1 ottobre alle ore 17.00 con la partecipazione della poetessa Silvia Tavcar.

«Per me – spiega Rossella – l’arte è un modo di vivere, di pensare e guardare, o meglio osservare il mondo. È anche un modo divertente per impegnare il tempo. Mi rendo conto che mi suscita emozione guardare un’opera, una fotografia e persino la natura stessa. Se dovessi riassumere il significato della parola arte direi che l’arte è emozione». 

SecondoSimone Fappanni, l’arte di Tavcar si caratterizza «il suo stile si caratterizza per una profonda e intrigante notazione simbolico-surrealista che spesso attinge a memorie personali». «Ultimamente – sostiene la pittrice – i quadri li realizzo perché ho un pensiero o un’emozione da comunicare e mi piace giocare con il simbolismo degli animali, utilizzando tre colori: il bianco, il marrone e il blu». La tela “Non ho paura” ne è un esempio evidente. L’opera è infatti dedicata alla forza delle donne contro ogni forma di violenza e mortificazione. E infatti il felino allude proprio alla forza, al lottare insieme per contrastare ogni sopruso, mentre le farfalle sono sinonimo di rinascita. Rossella Tavcar è un’artista che sa spaziare agilmente dal simbolismo al realismo, anche con intriganti  figure e riusciti decori di notevoli dimensioni, in un percorso creativo che ha il dono della pura evocazione.

«La mia passione – aggiunge la pittrice – è iniziata a piccoli passi, per tentativi. Credo che in ogni casa ci sia sempre il giusto soggetto da inserire in base all’arredamento della stanza, e mi è capitato di ricevere abbracci emozionati perché ho soddisfatto il desiderio di un committente».