CREMONA. Dopo il successo della passata edizione, ritorna, con nuovi argomenti, il corso di storia dell’arte gratuito serale a Palazzo Duemiglia, che rientra nelle numerose attività culturali che si svolgono nell’antico edificio in Largo Madre Agata Carelli, di fronte alla chiesa di San Bernardo, promesso dal Centro Pinoni con la collaborazione e il patrocinio dell’amministrazione comunale. «Si tratta di un’opportunità davvero interessante – spiegano gli ideatori, Giorgio Denti e Simone Fappanni – aperta a ogni età e soprattutto senza alcun costo né d’iscrizione né di frequenza per scoprire interessanti argomenti artistici e per approfondire tematiche di grande interesse legate al mondo della pittura d’ogni epoca. Il titolo di questo nuovi ciclo d’incontri è “Scusi, questa è arte?”». Il percorso si svolgerà secondo il seguente calendario: venerdì 4 ottobre: “Vedo nudo: la nudità nell’arte”, venerdì 11 ottobre: “Dallo spartito alla tela. La musica nei dipinti dei grandi maestri”, venerdì 18 ottobre “Lo sport nell’arte dall’antichità a oggi”, venerdì 25 ottobre “Donne e pittori. Dipingere la femminilità”. In ogni serata verrà presentato un libro sul tema proposto con copertine realizzate appositamente dagli artisti: Stefano Cozzaglio, Annunciata Cusumano e Roberto Dellanoce. Alla fine del percorso, che sarà integrato dalla visita guidata di mostre d’arte contemporanea, verrà rilasciato un attestato di frequenza con gli incontri, che inizieranno tutti alle ore 21, effettivamente frequentati da ogni partecipante. Per iscriversi è sufficiente contattare i promotori dell’iniziativa, cel. 3809071001, cel. 338.7475657, oppure inviare una e-mail a: giorgio.denti@gmail.com o presentarsi al primo incontro. I promotori del progetto hanno nuovamente pensato anche ai bambini. Infatti, dopo il fortunato corso di acquerello, sono aperte li iscrizioni al corso di tempera per alunni della primaria che sarà tenuto dal maestro Riccardo Bozuffi. Verranno proposte la basi del disegno per eseguire lavori con questa tecnica, scorci della nostra città e della campagna bagnata dal Grande Fiume.