SONCINO. Da sabato 12 marzo, presso il Museo della Stampa-Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, è in corso la mostra Segni e Colore dell’artista fiorentino Fernando Galassi.
Medico con specializzazione in Oculistica, Fernado Galassi è anche stimato artista. Espone a Soncino (Cr), sino al 27 marzo, circa una ventina di opere pittoriche su carta realizzate con la tecnica della pittura acrilica, anche associata ai pastelli ad olio.
Opere che segnano un passaggio dal figurativismo all’astrattismo, espressione di un’arte che non è più immediata, ma che diviene introspettiva, che non rappresenta più la realtà così come appare, bensì come la si percepisce.
Un’arte orientata verso l’espressione degli stati d’animo interiori, delle sensazioni più intime, del vissuto dell’artista con le sue fragilità, le incertezze, le paure, il senso di smarrimento, la solitudine dell’uomo.
Arte che si caratterizza per una sorta di destrutturazione, di distruzione della figura per porre l’accento sulla materia, sul gesto, sul segno. Le sue creazioni artistiche si contraddistinguono per la rappresentazione di segni, linee orizzontali, verticali, curve, intrecciate come a formare una sorta di reticolato protettivo, di gabbia, di corazza per non lasciarsi scalfire, ferire.
Linee come marcature nello spazio e nel tempo, che delimitano uno spazio, che si dilatano e si espandono nello spazio. Più volte riproposto il cerchio, simbolo di perfezione, di immutabilità in quanto sempre uguale a sé stesso, senza un inizio e senza una fine, simbolo di immensità, eternità, infinità, quale trasposizione del cielo.
Opere caratterizzate da un intenso cromatismo, talvolta materico, nelle note dei colori caldi del giallo, del rosso e dell’arancione, a cui si sovrappongono le tonalità fredde del blu e del verde, facendo assumere al colore, che diventa il mezzo espressivo privilegiato, un forte potere comunicativo non verbale, ma emozionale. Il colore è emozione.
E questa esplosione di colori attrae il nostro sguardo permettendoci di divenire, osservando un’opera d’arte, parte integrante di quel quadro, di quell’immagine che lascia un indelebile segno.
AUTRICE: Francesca Perotti