
RIVOLI. Sex è un progetto in tre capitoli che si svolge al Castello di Rivoli fino al 7 novembre 2021. Compatibilmente con la situazione sanitaria, è prevista per il 25 e 26 settembre prossimi la grande performance di Anne Imhof in relazione al Narciso di Caravaggio allestito nell’ambito della mostra.
La mostra comprende anche una performance a Roma, in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica, che si terrà il 2 ottobre prossimo. Tutte le performance si terranno solo se le circostanze relative alla salute pubblica lo permetteranno.
Parte del progetto espositivo Espressioni, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza per la prima volta in un’istituzione italiana la mostra SEX dedicata ad Anne Imhof (Gießen, Germania, 1978), artista premiata con il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2017.
La mostra comprende dipinti, sculture, oggetti, elementi architettonici, disegni e un’installazione sonora che si ispira alla forma del concerto pubblico, nonché una performance. Attraverso un esperimento curatoriale, l’allestimento di Anne Imhof incorpora inoltre alcune opere d’arte storiche appartenenti alla mostra collettiva Espressioni. La proposizione in corso contemporaneamente nell’edificio Castello e che diventano a tutti gli effetti personaggi dell’esposizione.
Imhof è riconosciuta internazionalmente come una delle voci più innovative della sua generazione. Attraverso le sue durational performances, Imhof offre espressione inedita all’esperienza del mondo contemporaneo nel quale la fisicità è sempre più mediata dalla comunicazione digitale. Le nuove forme di narcisismo, alienazione e distacco dettate dalla massiccia diffusione dei canali social e le nuove gestualità connesse sono una componente essenziale nella ricerca dell’artista.
Il materiale principale plasmato dall’artista e il suo universo immaginario è l’assembramento sociale stesso. Questo fatto rende la mostra quanto mai attuale e problematica. La mostra costituisce il primo esperimento nella carriera di Imhof che, in ottemperanza all’obbligato distanziamento fisico, riflette sulle contraddizioni di un narcisismo e di una correlata solitudine di massa tipica della nostra nuova era. L’assembramento diviene quindi non tanto una letterale tecnica, quanto un universo poetico dell’opera.
L’elemento scultoreo centrale in SEX è un lungo muro in vetro e acciaio che Imhof mette in scena per definire in maniera ambivalente lo spazio. Untitled (Glass Wall) (Senza titolo – Muro di vetro), 2019-2020, è un’opera architettonica e scultorea, strutturata in pannelli di vetro montati su basi in acciaio. Pur rievocando i muri, le barriere e le transenne erette per gestire le folle, separare e allontanare le persone nelle nostre città, il “muro di vetro” ne nega la funzione, proponendosi quale struttura attraversabile, discontinua e definita da una costante trasparenza. Come una lunga spina dorsale, l’opera attraversa l’intero spazio della Manica, dividendola in due corridoi simmetrici, che ospitano opere intenzionalmente allestite secondo i concetti di doppio e rispecchiamento.
SEX comprende opere pittoriche di grandi dimensioni che manifestano la tensione nei confronti dell’immagine e al tempo stesso la sua possibile distruzione attraverso un linguaggio che include la ripetizione di ritratti femminili serigrafati, lontani dai canoni della moda, l’appropriazione di immagini di esplosioni nucleari nella serie Sunset (Tramonto), 2019, e l’uso di graffi e abrasioni in Untitled (Senza titolo), 2017-2019. È inoltre presente un ampio corpus di nuovi disegni, appositamente realizzati dall’artista nel 2020 durante il lockdown a Berlino e in preparazione della mostra, nei quali emerge l’attenzione nei confronti del linguaggio del corpo e dei modi in cui i gesti disegnano lo spazio.
La mostra SEX al Castello di Rivoli si focalizzerà inoltre intorno a un nucleo selezionato di capolavori storici provenienti da collezioni italiane che saranno allestiti in dialogo con le opere di Imhof, contribuendo ad approfondire alcune tra le tematiche alla base del lavoro dell’artista. Tra le opere esposte vi sarà l’olio su tela Narciso, 1597-1599 di Caravaggioproveniente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che invita a una riflessione contemporanea sulla questione dell’identità e sull’immagine di un sé oggi sempre più connotato da un desiderio esibizionistico della propria immagine attraverso la tecnologia digitale. Altre opere in mostra includono il San Lorenzo, c. 1640-1649, di Jusepe de Ribera (Collezione Cerruti) e Scena Allegorica, c. 1521-1522, del pittore manierista Dosso Dossi (Fondazione Giorgio Cini, Venezia). Inoltre saranno presenti in mostra le opere La Maddalena penitente, c. 1645, del pittore barocco Andrea Vaccaro e Sansone e Dalila, c. 1630-1638, di Artemisia Gentileschi per gentile concessione delle Gallerie d’Italia, Napoli.
Dal 2012, Imhof lavora con un gruppo stabile di collaboratori, le cui diverse esperienze contribuiscono alla forma finale delle performance dell’artista. Nel caso della performance SEX, prevista al Castello di Rivoli, un contributo fondamentale per lo sviluppo concettuale ed estetico è stato dato da Eliza Douglas. Insieme a Imhof, Douglas e Billy Bultheel hanno composto una partitura originale che combina la musica classica con molteplici riferimenti che vanno dalla musica punk, all’electronic, al grunge, all’interno del quale il tempo sembra scorrere secondo una logica indipendente dagli eventi esterni.
A causa dei recenti sviluppi della situazione sanitaria, le direzioni del Castello di Rivoli e delle Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno di comune accordo deciso di rinviare il prestito del dipinto di Caravaggio in modo da poter far coincidere con la riapertura dei musei la realizzazione delle performance in programma a Torino e a Roma. Al termine del lockdown, il dipinto Narciso di Caravaggio verrà allestito al Castello di Rivoli.
Inoltre, in occasione della restituzione dell’opera Narciso di Caravaggio a Palazzo Barberini di Roma, il 2 ottobre prossimo Anne Imhof presenterà la performance inedita House of Narcissus (La casa di Narciso). Il Narciso di Caravaggio è infatti considerato da Imhof come un personaggio parte della mostra allestita al Castello e il suo ritorno a Roma, nell’immaginario dell’artista, si configura come il rientro alla propria casa.
Afferma Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, “Siamo molto felici della collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica che ringraziamo per il prestito del Narciso di Caravaggio. Questa sinergia segna un nuovo capitolo in cui gli artisti di oggi possono lavorare creativamente e direttamente in relazione alle opere del passato, come del resto è accaduto molte volte nella storia”.
La performance si inserisce nel contesto di una politica culturale condivisa dal Castello di Rivoli e dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica che concepisce l’aspetto performativo e di finzione come parte integrante delle mostre stesse. La performance, prodotta dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica in collaborazione con ilCastello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si terrà a Palazzo Barberini se le circostanze relative alla salute pubblica lo permetteranno. “Con questa nuova incursione nell’arte contemporanea”, afferma Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica “iniziata con l’esposizione di Parade di Picasso nel 2017, la rassegna Eco e Narciso nel 2018 e la mostra di Robert Mapplethorpe nel 2019, le Gallerie Nazionali proseguono il dialogo e l’intreccio tra passato e presente, la lettura contemporanea dell’arte antica, tratti distintivi della strategia delineata dalla direzione del museo”.
La mostra SEX sarà accompagnata da un catalogo scientifico bilingue (inglese/italiano) co-pubblicato dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con Skira, Milano, in collaborazione con Tate Modern, Londra e Art Institute of Chicago, Chicago. Il catalogo includerà nuovi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Catherine Wood, Hendrik Folkerts, Flaminia Gennari Santori, con una ricca selezione di immagini relativa al progetto a Londra, a Chicago e a Rivoli. Includerà inoltre accurati apparati bio-bibliografici, raccogliendo per la prima volta materiali inediti relativi ai progetti performativi dell’artista e ripercorrendone l’intera storia espositiva anche attraverso una selezione di testi antologici.
CREDITS. Testo e foto: courtesy of Uf. stampa Castello di Rivoli.