SFUMATURE D’INVERNO, COLLETTIVA CON 70 OPERE ALLA SALA DEL RATTOPPO DEL MUSEO DEL LINO

PESCAROLO ED UNITI. Sono una settantina le opere che compongono la collettiva intitolata “Sfumature d’inverno” allestita, dal 3 novembre (inaugurazione alle 15 alla presenza del sindaco, Graziano Cominetti, dell’assessore alla cultura, Marta Fiammetti, e del curatore, Simone Fappanni) al 15 dicembre, presso la Sala del Rattoppo del Museo del Lino, all’interno del Centro culturale di Via Mazzini.

Com’è noto, l’inverno è una stagione che ha affascinato e ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli. In famosi dipinti, questa stagione viene rappresentata in diverse forme, dalle scene di paesaggi innevati alle immagini di attività svolte durante i mesi freddi, fino a pezzi dai rimandi simbolici. 

Si tratta, dunque, di una inesauribile fonte di ispirazione per molti artisti nel corso dei secoli. Nella pittura, l’inverno viene spesso raffigurato con paesaggi innevati, alberi spogli e cieli grigi. La luce fredda e diafana dell’inverno può creare a volte un’atmosfera tetra e malinconica, ma anche suggestiva e affascinante.

La neve viene spesso usata per creare contrasto con il cielo grigio e per indicare il silenzio e la solitudine dell’inverno. Tutte queste e tante altre suggestioni sono presenti nelle opere in mostra eseguite da pittori provenienti dal cremonese, ma anche da diverse altre province: Brescia, Milano, Verona, Mantova, Vicenza, Lodi e Piacenza.

Si tratta di Annunciata Cusumano, Enrica Groppi, Luciano Gibellini, Vittorio Politi, Bet, Isabella Ditaranto, Cristina Vecchi, Mela Andena, Stella Conti, Silvia Pastano, Marisa Bellini, Emanuela Artemi, Serenella Bellini, Sem, Elena Cambiaghi, Maria Cavaggioni, Ilaria Giorgi, Paola Padovani, Massimo Tosi, Antonella Agnello, Loredana Fantato, Maria Rosa Mosca, Marinella Ferrero, Romilde Marcante, Claudio Guatteri, Romano Salami, Giorgio Denti, Romano Castignoli, Stefania Colaianni e l’artista pescarolese Guido Nolli.

«La pittura di paesaggio – spiega Fappanni – si è spesso soffermata sulla stagione invernale colta nei suoi multiformi aspetti che molto spesso sottendono atmosfere silenti d’intensa forza espressiva e di profondo lirismo, capaci di sedurre e ammaliare già a una prima osservazione».

L’esposizione è visitabile il 3 e 17 novembre e l’1 e 15 dicembre dalle 15.00 alle 18.00; in altri giorni e orari, su appuntamento, per gruppi e scolaresche.