SGUARDI ALL’INFINITO: LE TELE DI FEDERICA ZANETTI AL CONVEGNO

Federica Zanetti accanto all’opera I colori scandiscono il tempo

CREMONA. «Spesso mi soffermo ad osservare il mutare della natura, i suoi colori, la luce e la nudità della terra. Inevitabilmente l’uomo ne è attratto e incuriosito.

Entra in un vortice fantastico in cui ciò che appare è ideato dal colore. La natura affascina perchè è in grado di creare proponendo visiono sempre diverse dell’insieme.

Questo sguardo non è statico ma si muove ricercando il nuovo che non è finito,sperimentando e usando una tavolozza cromatica illuminata dalla luce per dare colore alla vita». Con queste parole la pittrice veneta Federica Zanetti presenta la sua mostra personale allestita, dal 4 maggio al 3 giugno alla Libreria del Convegno di Cremona.

Nata a Verona, risiede tra le colline di Valgatara a Marano di Valpolicella. Tra il 1993 ed il 1998 frequenta l’Accademia  di Belle Arti a Venezia. Iscritta all’associazione “La macia de color”, ha esposto con successo nell’ambito di rassegne collettive e ha tenuto numerose personali.

Ha conseguito importanti riconoscimenti, fra cui il Primo Premio “L’arte racconta i quartieri” e il Premio estemporanea “Pia opera Ciccarelli” a San Giovanni Lupatoto.

«L’arte di Federica Zanetti – spiega Simone Fappanni – nasce da una sincera contemplazione estati della natura, sia naturale che umana, che riversa in tele dai vibranti accenti cromatici in seno ai quali scoprire infinite sfumature. Il suo sguardo caleidoscopico sul reale risulta, in questo modo, estremamente accattivante e in grado di affascinare.

I suoi scorci, così come le figure, sono in grado di sedurre per la loro cifra squisitamente intimista che si coglie già a una prima ricognizione e che viene via via approfondita durante la fruizione.

L’artista ha, dunque, la capacità di narrare, attraverso l’immagine ciò che la sua riflessione sul “vero” le suggerisce».