SPIRITS: MOSTRA TRIPERSONALE DI BLANCHI, CAPPELLO E CIAMPICA ALLA SOLIS ACADEMY

Opere di Vanessa Blanchi, Alice Cappello e Matteo Ciampica (part.), courtesy of the artists

BRESCIA. S’intitola “Spirits” la mostra tripersonale di Vanessa Blanchi, Alice Cappello e Matteo Ciampica alla Solis Academy.L’esposizione s’inaugura sabato 15 aprile alle ore 18.00, con la presentazione del critico Simone Fappanni, negli spazi di via Indipendenza 31.

Il titolo della rassegna allude alla profonda componente intimista e simbolica che accomuna la ricerca dei protagonisti di questo nuovo appuntamento culturale. Tre “spiriti” creativi, dunque, che presentano un significativo saggio della loro produzione recente.

Secondo Fappanni, «l’arte di Vanessa Blanchi è espressione di un continuo divenire che si estrinseca mediante forme dinamiche che si liberano nello spazio secondo una progressione metamorfica che sprigiona pura energia, vitale e vitalistica, davanti alla quale l’osservatore rimane estremamente affascinato. Si tratta di una pittura gestuale fondata sul colore che si “libera” facendosi essenza, arrivando a lambire dimensioni oniriche di schietta caratura mimetica. Il risultato complessivo che ne deriva è quello di immagini, tutte mentali, che riportano direttamente alle “radici” dell’esperire, laddove il senso delle forme prende vita mediante la loro essenza. Ciò consente di intravvedere, nella “pelle” della tela, sempre qualcosa di diverso e di imprevisto».

Non meno interessante è la produzione di Alice Cappello, connotata da «colori che si coagulano sulla tela al ritmo di perfetti contrappunti tonali in grado di creare una concertazione ritmica di rara accensione luministica. L’artista, che doma con invidiabile disinvoltura le brillanti consistenze della resina e la traslucidità dell’acrilico, perviene a una sintesi unica e irripetibile in ogni quadro. Quell’unicità che si evidenzia scorrendo la superficie dei suoi lavori, in cui Alice fonde, con bella sintesi formale, campiture e spazi, secondo un’alchimia visiva che suggerisce una musicalità nascente. Si tratta, in definitiva, di un iter compositivo che guarda alla forma in quanto tale come a una continua ed inesauribile fonte d’ispirazione. In questo modo Cappello riesce a offrire al fruitore la possibilità di interpretare, in maniera personalissima, ogni suo quadro».

«Muove secondo sinuose linee e suadenti forme aeree l’arte concettuale di Matteo Ciampica. Il pittore scandaglia le profondità dell’io secondo una singolare trasposizione immaginifica che parte spesso dal primo piano, connotato da una verticalità nascente, per spostarsi progressivamente verso il centro e poi la parte alta del dipinto secondo un flusso ininterrotto di sensazioni che si fissano sul supporto secondo rapidi e scanditi movimenti. Le forme cuneiformi che dipinge simboleggiano l’uomo che si muove in seno a una non casualità latente, individuabile nella multiformità degli sfondi.  Ecco allora che la sua pittura si configura come una meditazione estetica che abbraccia la sintassi dell’astrazione e una sorta di alfabeto fondato sul segno che guarda a un acuto simbolismo plastico. Esso si ritrova, in modo particolare e preminente, nella serie di lavori denominata “Aphonia”, dove le proprietà sensoriali del pigmento diventano un vero e proprio “ordito meta-narrativo” in cui sembra di cogliere quella reciprocità che abbraccia ciò che è opposto solo in apparenza».

La rassegna può essere visitata fino al 13 maggio, nei seguenti orari: da martedì a giovedì dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 22.00, venerdì dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 24.00, sabato dalle 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 2,00, domenica dalle 8.00 alle 14.00, lunedì chiuso. Ingresso libero.