STORIA DEL COLORE DA PITAGORA A NEWTON: IL NUOVO LIBRO DI MAURO BOSCAROL

La copertina del libro di Boscarol

MULAZZO (MS). «Oggetto della vista è il visibile, e il visibile è il colore». Ricordando, nell’introduzione, questa celebre frase di Artistotele, contenuta nel De anima, Mauro Boscarol inizia il suo nuovo libro Storia del colore da Pitagora a Newton, uscito in questi giorni nella Collana “di Scienze” di Tarka edizioni (https://www.tarka.it/).

L’autore è stato docente di informatica all’Università di Trento. Negli ultimi anni ha seguito l’evolversi della computer grafica e in particolare gli sviluppi del colore digitale, oggi presente in tutti i monitor, gli scanner, le stampanti e le fotocamere digitali. Cura un blog sull’argomento ed è stato relatore in numerose conferenze, convegni, congressi in Italia e all’estero sul tema del colore. In questa collana ha pubblicato Prima lezione sul colore (2019).

Si tratta di un volume corposo, di ben 392 pagine, in cui Boscarol guida il lettore attraverso un’attenta e avvincente ricognizione attraverso i secoli dell’evoluzione del concetto di colore, al centro della creatività di creativi di ogni cultura e formazione.

Il volume scorre in modo piacevole e avvincente, risultando così alla portata non solo degli specialisti dell’argomento, ma anche di un pubblico più ampio; aspetto, questo, non secondario, data la complessità del tema affrontato, peraltro con il dovuto rigore scientifico.

Boscariol si sofferma, molto acutamente, sulle riflessioni dei più celebri pensatori della storia, a cominciare dai filosofi greci, ricostruendo i contorni della teoria della visione del colore. Si ritrovano così i Pitagorici, Empedocle, con i suoi celebri quattro elementi primordiali, Democrito, Platone e Aristotele.

Notevole ci sembra la ricerca svolta sulle fonti dall’autore che offre spunti di riflessione per ulteriori approfondimenti, elemento coessenziale del volume.

La riflessione si sposta, successivamente, sui pensatori dell’antica Roma, toccando il Neoplatonismo e l’epoca carolingia, il Medioevo, arrivando sino alle soglie della modernità.

Molto interessante ci sembra, fra i tanti argomenti proposti, l’approfondimento dedicato a Dante, di cui quest’anno ricorre un’importante anniversario. L’autore del volume si sofferma sul concetto di luce e di colore all’interno della pagina dell’Alighieri, e della Commedia in modo particolare.

Centrale, come del resto sottolinea Boscarol, è “il periodo newtoniano”, che «vede le fondamentali ricerche di Isaac Newton; nel Seicento il principale oggetto di studio è la natura della luce mentre nel Settecento è la natura del colore».

AUTORE: SIMONE FAPPANNI