LODI. Dal 3 al 26 maggio 2024, la Fondazione Banca Popolare di Lodi ospita nella sala espositiva Bipielle Arte la mostra di Enrico Suzzani “Il lampo silenzioso…” Immagini di una pittura di luce
La luce, la sua rappresentazione e il suo utilizzo consapevole sono aspetti nodali dell’espressione artistica. Sia che si tratti di usarne le qualità per costruire un’immagine, sia che costituisca il medium indispensabile per rendere leggibile ogni esperienza visiva, la luce è un elemento, avvertito oppure no, che entra necessariamente nella pittura.
La scelta di Enrico Suzzani di intitolare la sua mostra personale “Il lampo silenzioso…” Immagini di una pittura di luce se da un lato definisce la chiave di lettura per decifrare l’intima connessione delle opere presentate, dall’altro riconosce l’essenzialità e insieme la problematicità nello sviluppare un progetto-discorso artistico su questa base. Il riferimento all’emistichio tratto da I trentatré nomi di Dio di Marguerite Yourcenar, il ‘Lampo silenzioso…’, ci pone di fronte anche a quel residuo di indefinibilità della luce come fenomeno, ricondotto attraverso un suggerimento sinestesico all’opposizione di silenzio-rumore.
La selezione delle opere di Enrico Suzzani presentata in questa mostra illumina con intensità e ampiezza sempre differenti le mutevoli forme del mondo circostante, condividendo un insieme di punti di vista da cui il nostro sguardo, guidato dalla luce, può focalizzare aspetti e sfumature inediti, inattesi e grazie ad essi rinnovare o re-immaginare la nostra conoscenza della realtà.
In questa personale Suzzani «ricapitola i motivi storici della sua ricerca, e ne rivisita il linguaggio» scrive Marina Arensi nell’introduzione al catalogo della mostra, «più che drastici elementi di novità, a trasparire dalle opere selezionate dall’autore sono piuttosto meditate variazioni di impasti e stesure, in un impianto compositivo che in alcuni lavori più recenti appare maggiormente sintetico e rarefatto, rispetto alla più complessa tessitura di rapporti coloristici e di masse del suo repertorio più noto».
Sempre dal 3 al 26 maggio 2024, nell’ambito dell’iniziativa OSPITI A PALAZZO, sarà nuovamente esposta nella sala Bipielle Arte l’opera
IL LAVACRO DELL’UMANITA’(olio su tela, 1901) di Gaetano Previati (1852-1920). Il dipinto è considerato uno dei più significativi del repertorio di Gaetano Previati nel contesto religioso e rielabora il tema della crocifissione: creando corpi con lunghe e sottili pennellate a tempera e ad acquerello di color terra e acqua, l’artista riesce a trasformare la rappresentazione storica della morte di Gesù in un evento atemporale che coinvolge tutti.
Giovedì 23 maggio alle 17 – Conferenza della storica dell’arte Elisabetta Staudacher In dialogo con Diana Vaccaro, responsabile del patrimonio artistico di Banco BPM, Elisabetta Staudacher proporrà dei passaggi di lettere di Previati per offrire al pubblico una conoscenza diretta dell’artista attraverso i suoi stessi pensieri, e un approfondimento del dipinto Il lavacro dell’umanità, esposto per la prima volta a Lodi nel 1901 ed entrato, dopo essere passato in prestigiose raccolte d’arte, nella collezione di Banco BPM, che conserva, dal 1924, il capolavoro principale di Previati, Maternità.