VILLASIMIUS. La Mostra dal titolo “Tiliguerta”, curata dalla giornalista e critica d’arte Alessandra Menesini, ha esordito nello Spazio TEMPORARY STORING della Fondazione BARTOLI FELTER di Cagliari nel 2020, è stata poi esposta nel 2023 all’aeroporto di Cagliari negli spazi della Cagliari Airport Library, nel 2024 al Museo Diocesano Arborense di Oristano e all’Acquario di Cala Gonone: è una mostra itinerante che gode del Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e di vari enti e associazioni che si occupano di tutela e salvaguardia delle specie a rischio. Dal 20 settembre (inaugurazione alle 18) al 30 ottobre la rassegna è visitabile a Villasimius presso Casa Todde, in via Roma 60. Orari 9-13, 16-20, escluso lunedì.
L’intera collezione è dedicata alla fauna selvatica sarda, in modo particolare a quella endemica: la lucertola tirrenica, l’hyla sarda, il gatto selvatico sardo, l’asinello albino dell’Asinara, il pastore fonnese, il muflone, la volpe sarda, il cervo sardo, il grifone, il gufo, il barbagianni, il ragno sardo nuragico, il panfago. sardo, il picchio rosso maggiore, il cinghiale, l’ospitone, il topo quercino, l’astore, la lepre sarda.
L’artista ha sentito l’urgenza di legare indissolubilmente il suo lavoro al territorio in cui è nata e in cui ha sempre vissuto, dipingendo gli animali della sua isola.
Questa collezione è il frutto di un lungo lavoro di ricerca sulle specie faunistiche tipiche ed endemiche sarde che l’artista porta avanti da diversi anni: ha consultato svariati testi, studiato le varie specie e le loro caratteristiche, reperito una grande quantità di immagini, visitato aree protette, foreste, habitat naturali, enti, musei di scienze naturali e ha riportato sulla tela i soggetti che l’hanno maggiormente colpita per le loro caratteristiche.
Tiliguerta ha il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del progetto europeo Remedies e di diversi enti che si occupano della tutela e della salvaguardia della fauna selvatica sarda: il CRes – Centro di recupero del Sinis, il , CRTM Laguna di Nora, la Lipu Sardegna, la Rete regionale per la conservazione della fauna marina.
Lo stile pittorico scelto dell’artista è l’iperrealismo: l’animale è definito in ogni minimo dettaglio, dipinto interamente con colori ad olio su tele di grandi dimensioni: è l’unico protagonista della tela, ritratto frontalmente o di lato, a figura intera o solo un ingrandimento del muso o del mezzo busto, viene sempre enfatizzato il suo sguardo, specchio dell’anima, che rivela la sua indole e il suo temperamento.
La collezione è aperta, l’artista continua a dipingere soggetti della fauna endemica della sua isola, che saranno di volta in volta esposti inediti.
Testo critico di Tiliguerta di Alessandra Menesini:
Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese. ritratti, in compagnia dei loro simili, nelle tele di Tiziana Sanna come in una (bestiale) galleria degli avi. Primi piani sullo sguardo del gufo e sui palchi ramificati del Cervus, in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei
monsignori. Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano l’immortalità e volevano essere ricordati ai posteri nella gloria delle loro insegne. Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i
nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltre mare e in qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature in uno spazio neutro per niente mimetico. Colori bruniti, e la luce a piovere sulle corna del muflone, sulle penne candide del barbagianni, sul rostro adunco del grifone .
Quadrupedi, sauri, volatili in una mostra intitolata alla verde TILIGUERTA. La lucertola, dice un verso di Eugenio Montale, ferma sul masso brullo.