TRA ARTE E POESIA: TARTAMELLA E MOSCA ALLA CHIESA DI SAN ROCCO

Opere di Mosca e Tartamella (part.)

ALFIANELLO. Gli spazi della Chiesa di San Rocco, antico edificio sacro di Alfianello, nel cuore della provincia bresciana, ospitano, dal 14 al 16 ottobre, la mostra bipersonale di Angela Tartamella e Mariarosa Mosca.

Il titolo di questa nuova rassegna, “Fra arte e poesia”, che segue le fortunate esposizioni alla Filanda di Soncino e all’Adafa di Cremona, allude all’ideale dialogo fra i lavori delle due artiste con una serie di testi poetici che verranno declamati lunedì 16 ottobre, alle ore 20,30, nell’ambito della presentazione delle opere esposte che verrà svolta dal critico e storico d’arte Simone Fappanni.

Al centro di entrambi gli iter compositivi si nota una naturale predisposizione verso la figura e la ritrattistica.

In Angela emerge una sincera capacità evocativa che spazia agilmente da accentazioni cromatiche dense e pastose, a morbide e leggere campiture in cui s’innerva una plasticità rarefatta e sottilmente tonale che abbraccia l’intero soggetto.

Esso viene, dunque, trasposto su supporto, con bella apertura meta-rappresentativa in cui si riconosce una precisa cifra stilistica. Non meno interessante è la ricerca di Maria Rosa.

L’artista sonda, con minuziosa attenzione, ciò che intende raffigurare e procedete nell’esecuzione con invidiabile perizia certosina. Siamo di fronte a una “scrittura” pittorica estremamente poetica, dove il dato oggettivo del reale, viene a fondersi secondo atmosfere raccolte e intense.

L’espressione, la postura, lo sguardo e tanti altri elementi “minimi” del soggetto diventano costitutivi per quadri che non smettono di attrarre il fruitore che ne rimane irresistibilmente sedotto».

Tartamella risiede nel cremonese fino al 1998. Ha frequentato un corso di figura del pittore Giorgio Mori e corsi di figura e ritratto. Dopo essersi trasferita a Bagnolo Mella, ha iniziato a partecipare alle attività del Gruppo Artistico Bagnolese. Ha conseguito significativi premi e riconoscimenti.

Quanto a Mosca, è nata a Sospiro. Sino alla fine degli anni novanta si arricchisce e perfeziona nelle tecniche nell’uso dei colori ad olio, della grafite, dell’acquerello e nella composizione, inizia a partecipare a mostre e dove significativi riconoscimenti soprattutto alle sue opere in grafite.

Nel contempo continua il suo percorso di studio e ricerca, col maestro Pini di Manerbio nelle matite colorate, col maestro Lupato di Padova nel ritratto, anatomia del corpo umano, ombreggiatura e tratteggio, col maestro Fralli di Piacenza nell’uso del carboncino e della fusaggine.