
CASTELVETRO P.NO. “Tra simbolo e realtà” è il titolo della mostra di Paola Padovani allestita, dal 6 giugno al 4 luglio, al Centro Arte Perini di Castelvetro Piacentino, alle porte di Cremona.
Nata Verona, dove vive e lavora come amministratore della propria attività, l’artista coltiva da sempre la passione per il disegno e la pittura. Dal 2008 frequenta corsi d’arte sperimentando varie tecniche con particolare attenzione per l’olio sotto la guida di docenti e artisti quali Nicola Nannini, Rosabianca Cinquetti e Ottorino De Lucchi. Ha partecipato, su invito, a diverse rassegne collettive e allestito fortunate personali.
«Dipingo tutto ciò che è visibile ma anche significati più profondi che esistono al di sotto della superficie – spiega – insomma, una realtà più profonda attraverso una maggiore sensibilità e intuizione, il qui e l’altrove, il quotidiano e l’oltre, la realtà e il simbolo.
Elementi figurativi che da un lato sono rappresentati fissando sulla tela l’unicità di un momento dall’altro sono espressione di concetti e significati misteriosi. Talvolta ritengo di inserire nei miei dipinti contaminazioni, cioè compresenza di varie tecniche, come ricami, merletti, stencil e foglia oro, apportando così più forza e luce».
«La moderna figurazione di Padovani – aggiunge il curatore, Simone Fappanni – si nutre di una grande passione per l’osservazione della realtà che si traduce in opere di rara qualità meta-rappresentativa. Lo si nota, in modo particolare, dalle diverse figure femminile che appaiono nella sua quadreria. Per comprenderle a fondo bisogna iniziare dagli occhi, da questo dettaglio che ne rivela il senso, perché, come dicevano gli antichi, “gli occhi sono lo specchio dell’anima”. E, soprattutto, non mentono.
Questa purezza di fondo, questa direttività priva di censure, mostra il lato più profondo delle opere di Padovani che intendono offrire emozioni e sensazioni profonde, andando “oltre” lo sguardo, ovvero al di là della semplice estetica per rivelare, attraverso il colore, una narrazione intrigante che la pittrice propone con brillanti tessiture cromatiche e avvolgenti atmosfere sensoriali che non lasciano mai indifferenti.
Sia che si tratta di nudi o di figure, isolate o in gruppo, Paola si pone sul filo sottile che lega il simbolo alla realtà, come recita il titolo dell’esposizione, facendosi pura rivelazione introspettiva. E ciò si nota anche negli altri, diversi temi che Paola affronta con convincente apertura immaginativa».
La rassegna, accompagnata da un ampio catalogo, è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30, giovedì solo al mattina, domenica e festivi chiuso.