CREMONA. Si è svolta il 13 e 14 maggio all’ADAFA di Cremona la “Due giorni di poesia” nell’ambito del progetto BIPA con una lusinghiera partecipazione di pubblico, che ha anche potuto ammirare, in anteprima, la mostra della pittrice Antonella Giapponesi Tarenghi allestita nelle sale di Casa Sperlari e di cui si terrà l’inaugurazione domani, 18 maggio, alle 17,30 con preludio di Manuela Copercini e introduzione del curatore, Simone Fappanni.
L’artista, che presenzierà al vernissage, presenta 27 straordinari ritratti eseguiti con la raffinatissima tecnica del pastello e con invidiabile senso dell’insieme, delle proporzioni e del colore che dona anima ogni opera esposta.
“Vivo ed opero a Rovato”, spiega. “Dopo anni di studi alla figura, avvertendo in essa un senso di limitatezza, per una maggior libertà esecutiva ho deciso di intraprendere nuove sperimentazioni abbracciando l’astrattismo: nasce così il periodo astratto geometrico, in cui i diversi progetti (La Parola Dipinta, Reversal, Metamorfosi) hanno preso parte ad eventi illustri quali, per tre volte alla Triennale di Arti visive a Roma, alla 57° Biennale di Venezia(ospite del Padiglione Guatemala),mostra dei soci del Museo della Permanente (MI), e sono state inserite nel catalogo di Arte Contemporanea, edito DeAgostini. Gli ultimi anni,di estrema sofferenza,mi hanno spinta a riscoprire la nostra umanità fragile e semplice,e mossa da sentimenti di solidarietà ho desiderato rivedere la vita e le emozioni negli occhi delle persone.Tutto ciò mi ha spinta a intraprendere un nuovo percorso artistico,un viaggio tra cuore e ragione scandagliando l’animo umano, dove il volto diventa lo specchio delle nostre emozioni”.
Alle dolcissime figure di bambini si alternano i volti di persone giovani e più mature, con un’attenzione particolare ai particolari, anche i più piccoli, realizzati con notevole cura.
Tornando a BIPA (Biennale di Poesia fra le Arti), si tratta di un progetto che si può definire interterritoriale e interdisciplinare: esso, infatti, vede la collaborazione di alcune associazioni culturali presenti in città del territorio medio-padano, da Alessandria e Tortona, attraverso Piacenza e Cremona fino a Parma, a Bologna e a Ferrara, tutte città accomunate dal fatto di essere città della pianura padana (ed alcune di esse rivierasche del Po).
Il progetto si intitola, dal tema che è la sua costante, il Grande Fiume, infatti, “UN PO DI POESIA”, nel senso che si fonda sulla convinzione, da parte delle associazioni contraenti, che la poesia possa fare da collegamento tra le diverse discipline artistiche, pittoriche, musicali, visive, fotografiche in modo da creare una relazione tra realtà diverse ma accomunate dallo stesso orizzonte geografico e culturale.
Dopo gli appuntamenti di Alessandria e di Tortona, e quello di Piacenza, che è stato ricco di eventi svoltisi tra sabato e domenica 6-7 maggio, la “Due giorni “ di Cremona si è tenuta all’ADAFA.
Essa, organizzata dalla commissione culturale dell’ADAFA con la collaborazione del conservatorio Claudio Monteverdi e con il patrocinio del Comune di Cremona, ha visto -sabato 13- la presentazione di una conferenza tenuta dal prof. Vincenzo Montuori, sul “tema del Po nei grandi poeti del Novecento italiano”; cioè sui testi relativi al fiume scritti da poeti come Pavese, Bertolucci, Bevilacqua e altri oltre che sulle pagine in prosa dedicate al fiume da P.P. Pasolini nei suoi anni adolescenziali cremonesi.
Domenica 14, invece, si è tenuta una lettura sul tema del fiume da parte di poeti contemporanei del territorio in lingua e in dialetto.
La lettura è stata accompagnata da un concerto tenuto dalle allieve della scuola di canto del Conservatorio, dirette dal M° Maria Berilli, con le soprano Tatiana Petriv e Valeria Lanini; al piano Lucrezia Dandolo Marchesi.
Hanno partecipato i poeto Antonio Bianchessi, Erminio Morenghi, Stefano Prandini, Vincenzo Montuori, Franco Milanesi che ha letto sue poesie e testi di Teresa Odelli, Gigi Manfredini, Pierluigi Lanzoni, Franca Piazzi Zeliol.