
CASALBUTTANO. Francesco Bonesi è un amante della pittura che gestisce, con grande passione, “Il Salice 2.0” di Casalbuttano. Non potevano, quindi, mancare occasioni per incontrare artisti, anche emergenti. Ecco allora l’idea di iniziare con il bresciano Oscar Marzaroli, residente nel paese cremonese, che lunedì 26 alle 17.00 incontrerà il pubblico aprendo la rassegna “Un The con l’artista”.
«Mi sono avvicinato all’arte astratta – spiega – dopo un passato di eccessi. Studio, a livello amatoriale, la cronologia per poterla applicare su tela, riversando nei miei quadri le mie emozioni più profonde, a cominciare da quelle che provo per mio figlio.
Quando prendo un mano pennelli e spatole, entro in un mondo tutto mio. Si tratta di una esigenza che mi spinge ad eseguire almeno un dipinto al giorno, non solo per rappresentare ciò che provo, ma anche tutto ciò che deriva da sogni, incubi e paure. Mi definiscono una persona “allegramente malinconica”, tant’è vero che prediligo le tinte scure.
Mi sento, in definitiva, una persona libera, forse un po’ eccentrica, comunque lontana da qualsiasi stereotipo». Una scelta di opere di Marzaroli saranno esposte nel locale di Via Ponchielli 12.
A dialogare con Oscar è stato invitato il critico e storico d’arte Simone Fappanni. «La possibilità d’incontrare e parlare con gli artisti – afferma lo studioso – è un momento molto importante in quanto si ha la possibilità di scoprire significati che a volte sfuggono a una prima osservazione. In questo caso particolare, l’incontro consente di accostare un creativo che, senza aprioristiche censure riversa tutto se stesso nei suoi quadri.
La sua è infatti una pittura aniconica dalla forte componente interiore, tanto che certi passaggi tonali sembrano dettati dall’urgenza di imprimere nella tela ciò che la parola non riesce ad esprimere con compiutezza».
«Con questi eventi – aggiunge Bonesi – vorrei cercare di approfondire, in maniera diretta e non accademica, alcuni aspetti dell’arte, specialmente quella contemporanea, di solito riservati a un pubblico di soli “addetti ai lavori”».