UNA MOSTRA DEDICATA ALLE GAMBE DELLE DONNE

La locadina del film L’Homme qui aimait les femmes di F. Truffaut

Bertrand Morane, magistralmente interpreato da Charles Denner, protagonista del film L’uomo che amava le donne del regista francese François Truffaut, è un impenitente seduttore.

Tutte le donne cadono ai suoi piedi, tanto che il corteo funebre che apre il lungometraggio è composto solo dalle sue “conquiste” e assume, proprio per questa singolarità, una certa ilarità che fa a pugni con il momento drammatico dell’ultimo saluto.

Tutte amate per un attimo, tutte tradite, queste donne sono in balia di una tristezza inconsolabile.

Di loro Bertrand ha ammirato soprattutto le gambe. Tanto che una delle più celebri battute del film è: “le gambe delle donne sono come dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti i sensi, dandogli il suo equilibrio e la sua armonia”. E questo “disegno” è in qualche modo ripreso nella locandina della pellicola.

Dopo avere visto il film sia in italiano che in lingua originale come suggerito all’università dal mio mentore e maestro, nonché caro amico professor Alberto Agosti, autore di imperdibili libri sul cinema e l’educazione, mi precipitai da un gallerista di fiducia per proporgli il progetto di una mostra interamente dedicata alle gambe femminili.

Alberto Agosti, Il cinema ed educazione, CEDAM

“La cosa più difficile – gli dissi – è convincere un buon numero di artisti a realizzare opere soltanto dedicate alle gambe”.

Mi guardò senza scomporsi, si alzò dalla poltrona in cui era sprofondato e mi fece cenno di seguirlo sulla porta della galleria. Quando passò una bella donna, le disse sorridendo: “Signora, domani facciamo una mostra sulle gambe… ci presta le sue?”.  Problema risolto.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI © RIPRODUZIONE DEL TESTO RISERVATA