UN’EVIDENZA FANTASCIENTIFICA: OPERE DI GHIRRI, ZANZOTTO E CACCAVALE ALLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA

Evidenza fantascientifica_Ph Michele Sereni, courtesy of uf. stampa Fondazione Querini Stampalia

VENEZIA. Continua il programma correlato al Fondo Ghirri. In questa occasione la Fondazione Querini Stampalia propone un progetto che si propone di porre a confronto fotografia, pittura e poesia aprendo una nuova occasione di valorizzazione tra i linguaggi dell’arte.

Questo il comunicato che illustra l’evento.

Dopo la mostra del 2015 “Paesaggi d’aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman” che ha fatto risuonare l’opera del fotografo emiliano con la teoria visionaria del celebre architetto ungherese e quella del 2017 “Le pietre del cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro” in cui è stato coinvolto un grande maestro della scultura contemporanea, quest’anno il dialogo è a tre: un artista visivo come Giuseppe Caccavale e un grande poeta come Andrea Zanzotto si confrontano con le opere di Luigi Ghirri sul grande tema del paesaggio, fil rouge che lega tutti gli atti del Fondo.

I linguaggi della fotografia, della poesia e della pittura vengono qui a comporre un paesaggio inedito tanto irriconoscibile e trasfigurato da sembrare il paesaggio di un altro mondo, fantascientifico appunto.

Il titolo, Un’evidenza fantascientifica. Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Giuseppe Caccavale si ispira ad una dichiarazione di Andrea Zanzotto: “Gli stessi sfondi paesaggistici dei nostri Giorgione e Tiziano, non trovando più una corrispondenza nella realtà geografica che siamo costretti ad abitare, hanno assunto un’evidenza fantascientifica” (Andrea Zanzotto, Sara (stata) natura? [2006], in Id., Luoghi e paesaggi, a curadi Matteo Giancotti, Bompiani 2013).

La mostra, a cura di Chiara Bertola e Andrea Cortellessa e promossa dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Città di Pieve di Soligo in collaborazione con la Famiglia Zanzotto in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Zanzotto, scomparso 10 anni fa, è allestita alla Querini Stampalia ed è aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2021.

Per l’occasione è stato chiesto all’artista Giuseppe Caccavale di creare una grandiosa installazione a parete nel Portego antico della Biblioteca della Querini Stampalia, il ‘Murale di carta’: un immenso e arioso acquerello che riveste le pareti della grande sala. Il risultato è un inedito paesaggio variegato e ultramondano in cui l’artista combina figure, disegni, colori e parole.

Cima da Conegliano, Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Paul Celan sono gli autori che Caccavale sceglie di far risuonare nello spazio, a partire dal terreno creativo particolarmente fertile che unisce le radici dei loro linguaggi. Il risultato è un ambiente carico di colori, forme, parole capaci di produrre stupore, sintesi e profondità.

Al centro della sala, su un grande tavolo – come un’isola di documenti e immagini – sono composte le fotografie di Luigi Ghirri insieme ad alcuni autografi e ceramiche di Andrea Zanzotto e alcuni disegni di Giuseppe Caccavale.

L’installazione è costituita da stilemi semplici e veri, da valori visivi e poetici, da alfabeti che riescono a tenere vicina la cultura popolare e artigianale con quella colta e ‘alta’.

Tutti gli autori in essa racchiusi – Ghirri, Caccavale, Zanzotto, – sono accomunati dalla stessa origine, l’Italia e dalla stessa necessità di affondare le mani nella terra, nella cultura popolare e artigianale, per trovare un segno essenziale e preesistente da inscrivere dentro un procedimento raffinatissimo di rielaborazione.

Traduzione e Palinsesto, sono le due parole portanti del ‘cantiere visivo’ che si dona allo sguardo nel Portego della Biblioteca – dichiara Giuseppe Caccavale – Esso compone un’aula, ci si accomoda ai banchi con i lavori di Luigi Ghirri e Andrea Zanzotto, si guarda intorno, si ammira il vuoto dell’aria e lo sguardo cerca di stupirsi degli alfabeti che si aprono ai suoi occhi. Ciò che si vede non vuole offrirsi allo sguardo come un pensiero già pensato, ciò che si vede è un ragazzo che ci prende per gli occhi con la sua ingenuità e, il suo desiderio è di accompagnarci… chissà dove… Le figure sui murali di carta sono impresse a spolvero, una parola precisa, essa indica la modalità di come si opera sui cartoni, si spolvera. Come era possibile dare di nuovo voce al disegno se non spolverandoselo addosso, come un muratore che respira polvere. Questo progetto mescolato in acqua veneziana cammina sugli stagni salmastri della Laguna. Con la pianta dei piedi, con il palmo della mano, con la pianta degli occhi”.

Il Fondo di fotografie di Luigi Ghirri alla Fondazione Querini Stampalia nasce nel 2015 dal deposito, da parte del collezionista Roberto Lombardi, di una trentina di fotografie appartenenti quasi interamente al ciclo del Profilo delle nuvole. Sono scatti fotografici che ritraggono il paesaggio della pianura padana tra Veneto, Emilia e Lombardia, attraverso la grande sensibilità di Ghirri.

Da allora il Fondo Luigi Ghirri è oggetto di un lavoro di conservazione, indagine e valorizzazione che attraverso l’attività espositiva, seminariale ed editoriale si propone di individuare nuovi percorsi di approfondimento e di ricerca, a partire dal raffronto tra gli scatti del maestro emiliano con diversi linguaggi e tecniche artistiche.

In questi anni il lavoro di ricerca, che ha trovato sviluppo nei progetti espositivi “Paesaggi d’aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman” nel 2015 e “Le pietre del cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro” nel 2017 è stato sempre supportato da giornate di studi con critici, studiosi e curatori su specifiche tematiche.

Quest’anno la Giornata di studi Tra cielo e terra, tra preistoria e futuro si terrà il 15 settembre 2021 presso l’auditorium della Fondazione Querini Stampalia.

Relatori: Chiara Bertola, curatrice per l’arte contemporanea, Fondazione Querini Stampalia introdurrà sull’attività del fondo Ghirri e sul paesaggio di Ghirri, Caccavale e Zanzotto; Andrea Cortellessa, curatore e professore di Letteratura italiana, Università degli Studi Roma Tre, interverrà sul tema del paesaggio di Zanzotto e Caccavale; Serenella Iovino, filosofa e professoressa in Italian Studies, The University of North Carolina, approfondirà le tematiche di letteratura e ambiente, mentre Riccardo Venturi, storico e critico di arte contemporanea, quelle di arte e geologia. Nella sessione pomeridiana: Silvana Tamiozzo Goldmann, professoressa di Letteratura italiana contemporanea, Università Cà Foscari di Venezia, parlerà dei paesaggi di Zanzotto e Celati (Ghirri); Matteo Giancotti, ricercatore e critico letterario, tratterà di Andrea Zanzotto, Cima ed il paesaggio; Camilla Miglio, professoressa di Letteratura tedesca, Università la Sapienza di Roma, approfondirà ‘La lignèe Mandel’štam-Celan-Zanzotto’; Valérie Da Costa, professore di Storia dell’arte contemporanea, Università di Strasburgo, farà un intervento su Giuseppe Caccavale/Cima da Conegliano. In chiusura spazio all’artista Giuseppe Caccavale.

Con il Fondo Luigi Ghirri è nata anche una collana di “Quaderni” pubblicata da Corraini Edizioni che raccoglie gli atti delle giornate di studio e il materiale documentario e fotografico delle mostre. Anche quest’anno gli atti della giornata di studi, insieme alle immagini della mostra, saranno raccolti nel terzo Quaderno del Fondo Luigi Ghirri, sempre edito da Corraini edizioni grazie alla collaborazione con laGalleria Massimo Minini di Brescia.

CREDITS. Testo e foto, courtesi of Uf. stampa Fondazione Querini Stampalia